Cagliari, festini notturni a Calamosca: in spiaggia restano i rifiuti
Di giorno è un’alternativa al Poetto molto frequentata, sia da bagnanti affezionati che da turisti, italiani e stranieri. La sera, invece, la spiaggia di Calamosca diventa una meta di ritrovo gettonatissima, principalmente tra i giovani ma non solo. Non ci sarebbe nulla di male, se troppo spesso l'arenile non venisse ricoperto di immondizia. Solo il passaggio durante la notte degli operatori di pulizia comunali permette di salvaguardarla dal degrado.
La location è una delle più suggestive in città per ammirare il tramonto, e quando il sole comincia a calare oltre la torre di Calamosca in tanti si ritrovano per mangiare una pizza in riva al mare e bere tra amici. Non tutti, però, concludono le serate come si converrebbe: portando via i propri rifiuti o gettandoli negli appositi cestini. Nel litorale le isole ecologiche sono tre, ma qualcuno, per pigrizia o maleducazione, non si disturba a utilizzarle. Qualche giorno fa, in seguito a un festino, il mezzo di salvataggio del bagnino è stato scambiato per un vero e proprio contenitore di rifiuti. Il guardaspiaggia la mattina dopo lo ha trovato ricoperto da bicchieri vuoti, bottiglie di birra e superalcolici, pacchetti di sigarette e una busta piena di altri scarti. Il triste scenario è stato visto da tutti i presenti in quel momento. Qualcuno, per la verità, probabilmente vorrebbe avere la possibilità di buttare nei cestini i residui delle proprie serate a Calamosca, ma trovandoli già pieni della spazzatura accumulata nel corso di tutta la giornata finisce per accontentarsi di accatastare la propria roba nelle vicinanze delle isole ecologiche. Quando va bene, dentro una busta chiusa, altrimenti cartoni di pizza, bottigliette, lattine e bottiglie vengono gettate come viene, e basta che la notte soffi un po’ di vento per spargere nella sabbia gli oggetti più leggeri.
«Da qui si vede uno dei tramonti più belli, dopo le 20.30 la spiaggia si riempie di persone che vengono a trascorrere la serata e giustamente sono liberissime di farlo, ma servirebbero più cestini per permettere a tutti di poter gettare i propri rifiuti», spiega Cristina Farris, che lavora nell’unico chiosco della spiaggia e conosce bene le abitudini dei suoi frequentatori. «Gli operatori del Comune, però, fanno un lavoro davvero eccezionale. Quando arrivo a lavoro, alle 7 di mattina, spesso il litorale è perfettamente pulito». Un punto su cui concordano anche parecchi bagnanti: «Bisognerebbe fargli una statua». Quando però i rifiuti vengono gettati dopo il loro passaggio non c’è niente da fare, e alle persone non resta che dover convivere con la maleducazione altrui o provvedere gettare i sacchetti in prima persona. Una situazione che si verifica soprattutto dopo i bagordi del weekend. Ma il problema sporcizia avrebbe anche un’altra causa. A segnalarlo è uno dei bagnanti più affezionati. «Anche dai gommoni e dalle barche viene scaricata spazzatura che poi arriva fino in riva».