Asinara, la struggente storia del detenuto Martella Elia Rocco e del suo mulo Bobo

05 maggio 2023 alle 12:08aggiornato il 05 maggio 2023 alle 12:08

L'Asinara custodisce tante storie. Una delle più commoventi è quella del calabrese Martella Elia Rocco, scomparso da diverso tempo, che da quando uscì dall'isola non volle più parlare con nessuno. Perché profondamente amareggiato.   

Se la sua vicenda fosse accaduta in America ci avrebbero fatto un film. Che avrebbe commosso milioni di persone, come Dustin Hoffman in "Papillon". Condannato all'ergastolo nel 1963 per omicidio, Martella Elia Rocco ha passato gran parte della sua vita recluso all'Asinara. Per anni alla diramazione centrale del carcere. Poi in una casetta dell'isola, tra Cala d'Oliva e Case Bianche. Con un piccolo orto da coltivare, aiutato dal suo mulo Bobo. Col quale nacque una grande amicizia. I due vivevano in simbiosi, anche perché  Martella Elia Rocco aveva chiuso totalmente i rapporti col mondo. Sempre gentile con guardie e detenuti, passava le sue lunghe giornate a coltivare la terra, col suo amato amico.

Negli anni '80 la grazia del presidente della Repubblica. Martella Elia Rocco non sapeva dove andare. Chiese di portare con sé il suo mulo. Lo voleva pure pagare, con i proventi di tanti anni di lavoro da detenuto sui campi della colonia penale. Ma l'Amministrazione penitenziaria non glielo concesse. Di Martella Elia Rocco si persero le tracce e di lui sino a pochi anni fa non parlò più nessuno. Bobo all'Asinara diventò più nervoso. Si mise a vagare nell'isola, sino a quando venne confinato in un recinto. Anche a lui mancava il suo padrone. E con questo dispiacere morì. Ma se gli esseri viventi scompaiono, rimangono le loro storie e i frammenti di ciò che è stato.

La casa di Martella Elia Rocco e di Bobo si trova sempre lì, nel solito posto. Accanto sono cresciuti dei fiori viola, quasi un omaggio alla loro struggente amicizia. Raccontata a voce dall'ex ispettore carcerario Gianmaria Deriu, che vive ancora sull'isola. Lui ha conosciuto bene Martella Elia Rocco e il suo mulo. E racconta sempre volentieri la vicenda, accanto a quella vecchia casetta. In una bellissima giornata di maggio.