10 minuti 2 volte all'anno per affrontare la sclerosi multipla

10 settembre 2025 alle 19:25
Milano, 10 set. (askanews) - Un'iniezione sottocutanea di 10 minuti da fare due volte all'anno: arriva una nuova arma per combattere la sclerosi multipla, malattia cronica del sistema nervoso centrale che costituisce la principale causa di disabilità neurologica per i giovani adulti tra i 20 e i 40 anni. L'Aifa ha infatti dato il via libera a un'innovativa modalità di trattamento sviluppata da Roche con l'obiettivo di migliorare la qualità della vita dei pazienti grazie a una terapia più efficace, semplice e accessibile."La molecola che è l'ocerlizumab, la conosciamo da vari anni e si è dimostrata una delle molecole più efficaci nel controllo della progressione della disabilità e quindi ci dà ampie garanzie per i nostri pazienti - spiega ad askanews Claudio Gasperini, direttore Uoc di Neurologia e Neufisiopatologia dell'azienda ospedaliera San Camillo-Forlanini di Roma -. L'innovazione è il fatto di poterla somministrare sottocute ogni sei mesi, migliorando quindi da un lato la qualità di vita dei pazienti, e dei caregiver dei pazienti, e dall'altro la gestione e l'ottimizzazione delle risorse all'interno dei centri. Perché chiaramente risparmiamo tempo di infusione che anziché essere di 3-6 ore con l'endovenosa, diventa di 15 minuti con sottocute con monitoraggio di 45 minuti: quindi il paziente viene e dopo un'ora se può andare a casa".E' la nuova frontiera della medicina di precisione che garantisce terapie innovative, cucite "su misura" del singolo paziente"Credo che sia veramente una rivoluzione in termini di personalizzazione del trattamento - sottolinea Gasperini -. Quindi andiamo sempre di più verso la personalizzazione del trattamento possiamo scegliere per il paziente il farmaco esatto è addirittura la modalità esatta per permettere un miglior una migliore qualità di vita del paziente e un miglior controllo della malattia"."La persona con sclerosi multipla vuole poter conciliare le necessità di terapia con la propria vita, le esigenze di lavoro e le esigenze familiari, ma anche le scelte di vita - precisa Mario Alberto Battaglia, Direttore Generale Associazione Italiana Sclerosi Multipla e Presidente Fondazione Italiana Sclerosi Multipla -. Quindi terapie che non hanno bisogno di una frequenza di somministrazione, che sono somministrate in maniera semplice come può essere il sottocute, sono importanti per la qualità di vita. E queste sono le scelte delle persone che vogliono vivere la propria vita fino in fondo al di là della malattia".Una rivoluzione soprattutto per le donne che possono affrontare la gravidanza più serenamente grazie a questa soluzione terapeutica che riduce al minimo i rischi per la madre e per il bambino."Questa è una grande possibilità per le donne, perché questo permette di curare la malattia, quindi di trattare la malattia con un farmaco ad alta efficacia senza però mettere a rischio da un lato la malattia stessa ma dall'altro anche la possibilità di farsi una famiglia e quindi di vivere una vita piena - evidenzia Eleonora Cocco, Direttrice UOC Centro Regionale per la diagnosi e la cura della sclerosi multipla Ospedale Binaghi, ASL Cagliari/Università di Cagliari nonchè Professoressa ordinaria di Neurologia del Dipartimento di Scienze Mediche e Sanità Pubblica dell'Università di Cagliari -. Prima addirittura si sconsigliava la ricerca di una gravidanza nelle donne con sclerosi multipla. Poi negli ultimi sono usciti alcuni farmaci che però avevano un'efficacia limitata o moderata. Quindi avere la possibilità di un farmaco che comunque si somministra in questa modalità molto comoda, perché due volte l'anno, poi è una terapia più efficacia è veramente oserei dire una rivoluzione in questo ambito".