Veneto.

Zaia apre all’idea di candidarsi sindaco di Venezia  

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Il derby Lega-FdI in Veneto si è chiuso aprendo diverse partite nazionali: quella tra Matteo Salvini e Luca Zaia nella Lega, quello tra Lega e Fdi per le prossime regionali. All’indomani dei festeggiamenti, il presidente uscente del Veneto torna a rivendicare le oltre 200mila preferenze e apre all’idea di una candidatura a sindaco del capoluogo, che gli ha portato in dote poco più di settemila voti: «I veneziani hanno voluto darmi un segnale che mi vogliono come sindaco», ha detto. E Ca’ Farsetti, con vista sul Canal Grande, potrebbe essere uno dei possibili approdi del mattatore di queste regionali.

Zaia, che è stato ricevuto al Quirinale dal presidente Mattarella, continua tuttavia a guardare anche alla Lega, a cui ha promesso che dedicherà più tempo in futuro per difendere la sua idea di un partito federale sul modello tedesco di Csu e Cdu. E forse anche per questo il segretario in carica, Matteo Salvini, ha precisato un punto: «La vittoria in Veneto è una vittoria del centrodestra. La scelta di appoggiare un candidato della Lega non era scontata. È stata una scelta generosa da parte degli alleati, innanzitutto di Giorgia Meloni, che ha l'onore e l'onere di tenere insieme la squadra». Come dire, bene l’exploit di Zaia ma intorno c'era una squadra. E d'altronde, anche guardando alla Lega, «quando perdi, perdi insieme. Quando vinci, vinci insieme». Ce n'è anche per gli alleati di governo in vista delle prossime regionali: «Nella mia Lombardia se Fratelli d'Italia avrà un candidato all'altezza sarò ben felice di accogliere la loro proposta. Così come noi in Sicilia qualche suggerimento da dare lo avremo».

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