La firma

La protezione civile più vicina ai Comuni: 48 ambiti territoriali  

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La Sardegna, prima regione in Italia, si dota di una governance degli ambiti territoriali di Protezione civile (Atpc). È stato firmato il Protocollo d'intesa tra la Regione (rappresentata dall'assessora dell'Ambiente, Rosanna Laconi, e dal direttore generale della Protezione civile, Mauro Merella), le Prefetture di Cagliari, Sassari, Nuoro e Oristano e Anci Sardegna, presieduta da Daniela Falconi. La sottoscrizione è avvenuta alla presenza della presidente della Regione Alessandra Todde e del Capo Dipartimento della Protezione civile nazionale, Fabio Ciciliano. «I territori tornano protagonisti», ha dichiarato Todde a margine della firma. «Siamo la prima regione d'Italia a fare questo tipo di percorso - ha evidenziato - da luglio, quando abbiamo condiviso la prima bozza con il prefetto di Cagliari, in pochi mesi abbiamo raggiunto il risultato odierno. Oggi abbiamo un percorso che prevede responsabilità, processi chiari e soprattutto un'azione condivisa con i territori».

Ambiti territoriali

Il documento approvato prevede l'istituzione di 48 ambiti territoriali (14 ricadenti nella Provincia di Cagliari, 14 in quella di Nuoro, 11 in quella di Sassari e 9 in quella di Oristano), che non includono i Comuni di Cagliari, Nuoro, Oristano e Sassari, in cui hanno sede le Prefetture e i servizi territoriali della Direzione Generale di Protezione civile. L'accordo sottoscritto definisce ruoli, responsabilità e modalità di coordinamento tra le istituzioni coinvolte ai diversi livelli del sistema di protezione civile. «Il lavoro fatto dalla Sardegna è importantissimo. Per questo ho chiesto alla presidente Todde di incontrare le altre regioni per condividere il metodo di lavoro», ha spiegato Ciciliano. «È un momento storico - ha affermato l'assessora Laconi – grazie alla condivisione, soprattutto con gli Enti locali, abbiamo definito insieme come sarà la protezione civile del domani. L'obiettivo che ci poniamo con la creazione degli ambiti territoriali è quello di portare la protezione civile a fianco dei sindaci, creando la protezione civile di prossimità. Facciamo in modo che si riduca il più possibile il periodo di latenza che interviene tra l'evento, l'emergenza, l'arrivo dei soccorsi e la gestione. E questo lo si può fare solo se si creano i presidi territoriali».

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