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Usa e Russia, un asse anti Europa 

Il Cremlino: la visione di Washington è coerente con la nostra 

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Mosca. Washington dà l'ennesima spallata all'Europa e la Russia si allinea. La nuova strategia di sicurezza nazionale della presidenza Trump, che parla di rischio «cancellazione della civiltà» per il Vecchio Continente, è «coerente» con la visione del Cremlino e può garantire un «lavoro costruttivo» con gli Usa sulla soluzione ucraina.

L’avviso di Trump Jr

Quanto affermato dal portavoce di Vladimir Putin, Dmitry Peskov, fa il paio con le parole del figlio maggiore del tycoon sulla possibilità che gli Usa si defilino nel sostegno a Kiev: «Non siamo gli idioti che firmano assegni», ha detto Donald Trump Jr alludendo alla fine degli aiuti militari. E, per non essere frainteso, ha rincarato la dose sostenendo che Trump senior potrebbe abbandonare il processo di pace. E in fondo farebbe anche bene nell'ottica del baby tycoon, dal momento che - nelle sue parole - l'Ucraina è molto più corrotta della Russia e che il presidente Volodymyr Zelensky sta prolungando la guerra perché è consapevole che se finisse non vincerebbe le elezioni.

Nel frattempo, l’Unione europea continua a essere bersaglio delle feroci critiche di Elon Musk, che ha colto la multa da 120 milioni di euro inflitta da Bruxelles per riaprire uno scontro mai sopito: quello sulla libertà d'espressione, la regolamentazione del “far west del digitale” e l'applicazione delle norme gemelle Ue del Digital services act (Dsa) e Digital markets act (Dma).

Già alle prese con i precetti della nuova dottrina di sicurezza nazionale Usa firmata Donald Trump, l'Ue aveva da poco incassato l'ennesima stoccata di Musk: «L'Ue va abolita». Poi è arrivato l'attacco diretto, con l'annuncio del responsabile della strategia di X, Nikita Bier, della rimozione dello spazio pubblicitario utilizzato dalla Commissione sul social acquistato proprio da Musk. Come se non bastasse, il miliardario originario del Sudafrica, oltre a rilanciare – sempre su X – ogni contenuto contro l’Ue, ieri ha pubblicato un laconico «praticamente» sotto un post che definiva l'Unione “Quarto Reich”, accompagnato da un fotomontaggio con una svastica sotto la bandiera europea.

Il fronte bellico

Il doppio attacco frontale all’Unione europea arriva dopo il dialogo di Zelensky con Steve Witkoff e Jared Kushner e proprio alla vigilia della visita del leader ucraino a Downing Street, dove incontrerà di persona il primo ministro britannico Keir Starmer, il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Friedrich Merz. Non ci sarà la prima ministra italiana Giorgia Meloni che però ha fatto sapere di aver sentito il leader ucraino, spiegando che lo ospiterà nei prossimi giorni a Roma. Zelensky, Starmer, Macron e Merz avevano già partecipato a una riunione virtuale della “coalizione dei volenterosi” circa due settimane fa, durante la quale erano stati discussi i piani per fornire una forza di pace europea che potrebbe essere dispiegata in Ucraina in caso di cessate il fuoco. A sfilarsi, come sempre, Viktor Orban che accusa i leader europei di spingere il continente «pericolosamente vicino» al conflitto ed elogia Trump come un presidente che «odia davvero la guerra».

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