Tribunale

Stalking, ex calciatore si avvicina alla vittima e torna ai domiciliari 

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È tornato ai domiciliari su ordine del Gip perché, a pochi giorni dall’udienza e con già un accordo di patteggiamento, avrebbe avvicinato (secondo la versione della giovane) la ragazza che – secondo l’accusa – avrebbe perseguitato, tanto da essere sottoposto a braccialetto elettronico. L’ex calciatore del Cagliari Calcio, Antonio Auriemma, classe 1997, passato poi nelle file dell’Olbia e della Nuorese, dovrà comparire domani davanti alla giudice Elisabetta Patrito che dovrà decidere sulla sua richiesta di patteggiamento.

La giovane con la quale l’ex sportivo avrebbe avuto una relazione (assistita dall’avvocato Antonio Incerpi) ha fatto presente che una decina di giorni fa il ragazzo avrebbe cercato di avvicinarla, nonostante il braccialetto elettronico. Da qui la decisione del giudice di riattivare i domiciliari. Per i difensori – gli avvocati Maria Grazia Monni e Fabrizio Rubiu – si sarebbe trattato, invece, di un incontro casuale in auto, in una strada con alto tasso di traffico.

Lo scorso 4 luglio – sempre davanti al Gup Elisabetta Patrito – Auriemma (in questo caso difeso dall’avvocato Marco Spanu) aveva subito una condanna a un anno (l’accusa aveva chiesto 8 mesi) per sequestro di persona nei confronti di un’altra ragazza, difesa dall’avvocato Luca Pennisi. A marzo, invece, l’ex calciatore era stato assolto dall’accusa di lesioni, ma condannato per stalking in appello nei confronti della stessa ex fidanzata. Domani il giudice deciderà sul nuovo procedimento (pubblico ministero Daniele Caria) per atti persecutori nei confronti della seconda ragazza.

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