Turismo

Albergo diffuso nell’Isola, via al bando da 7,5 milioni «Nuova vita per i borghi» 

La Regione finanzierà oltre 20 progetti Coinvolti enti locali e piccole imprese 

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Supportare il turismo sostenibile attraverso il finanziamento del sistema di albergo diffuso, forma di ospitalità nei centri storici e nei borghi della Sardegna. È la direzione presa dalla Regione che ha pubblicato un bando da 7,5 milioni di euro per aiutare gli Enti Locali (2,5 milioni), e le piccole imprese turistiche (5 milioni).

«Con questo bando finanzieremo circa 25 proposte. E non escludiamo ce ne possa essere un altro in futuro. È la prima volta che si fa un bando di questo genere» commenta l’assessore regionale al Turismo, Artigianato e Commercio, Franco Cuccureddu.

«Crediamo che uno dei punti forti della Sardegna, oltre a quelli già noti, sia quello di avere una molteplicità di offerte che vanno integrate: un centro storico non troppo distante dal mare, consente di integrare le offerte e non renderle necessariamente alternative.

I finanziamenti

I contributi, fino a un massimo di 300mila euro per beneficiario, sono concessi in conto capitale e coprono fino al 100% delle spese ammissibili, ad eccezione delle spese per l’acquisto o la ristrutturazione degli immobili, per le quali è previsto un contributo del 25%. I progetti devono prevedere un investimento minimo di 100mila euro e garantire una classificazione pari almeno a tre stelle. Nell’App Sardegna Turismo è possibile informarsi sugli alberghi diffusi disponibili nell’isola». Buone notizie anche per chi cerca lavoro nel settore alberghiero «Non è possibile una gestione familiare, ma è richiesta l’assunzione di personale», conclude Cuccureddu.

La strategia

«Si tratta di un modello basato su un albergo che non si costruisce ma che nasce mettendo in rete case che esistono già», aggiunge il professore Giancarlo Dall’Ara, docente universitario di economia e turismo e ideatore del modello del turismo diffuso. «Una casa si organizza per essere il punto di accoglienza e offrire agli ospiti gli spazi comuni e altri servizi alberghieri, mentre le altre diventano le camere: un hotel orizzontale a tutti gli effetti, pur garantendo tutti i servizi alberghieri. Ha successo in Giappone perché esattamente come l’Italia ha molti borghi a rischio spopolamento. In un borgo, l’albergo diffuso è un freno al calo demografico, aiuta la nascita delle iniziative commerciali e attira anche nuovi residenti».

La nostra isola ha anche un record: «La prima norma sull’albergo diffuso è del 1998: quella sarda è stata la prima legge in materia a livello mondiale. Infatti, l’albergo diffuso mantiene il proprio nome in italiano anche negli altri continenti. Quindi questo modello consente ai borghi di diversificare la propria proposta».

Futuro

«Questo modello prevede anche che l’albergo diffuso proponga prodotti gastronomici artigianali locali, quindi una promozione della nostra cultura a 360°» aggiunge Valentina Tagliagambe, dirigente dell’Assessorato. «Il bando è rivolto alle imprese nuove o già esistenti, in forma singola o aggregata che portino avanti progetti con una durata massima di 24 mesi. I progetti possono anche essere già iniziati alla data di presentazione della domanda, ma al massimo 12 mesi prima. Si effettuerà una graduatoria dei progetti basata sui criteri approvati dalla Giunta.

Le domande potranno essere presentate da domani, venerdì 18 luglio e fino al 17 ottobre; le imprese su presentazione di una fideiussione potranno avere un’anticipazione fino al 50%».

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