Il caso.

Scorta-gate, Urso: mia moglie rischia 

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Ha un nome la moglie del «politico nazionale» - come l’ha additata l’attore Luca Zingaretti sui social - che grazie alla scorta del marito martedì avrebbe saltato la fila al check-in all’aeroporto di Fiumicino. È Olga Sokhnenko, moglie del ministro per le Imprese Adolfo Urso. Due anni fa è stata minacciata, rivela il marito parlando di una lettera con due proiettili arrivata il 27 ottobre 2023 al suo ministero, con «l’esplicito riferimento alla possibilità di colpire mia moglie». Secondo quanto si apprende, per la donna non è stato però disposto un servizio di tutela personale.

Ma con il passare delle ore il polverone si è esteso all’auto blu, usata da Urso per accompagnare in aeroporto moglie e figlio. Forme di protezione che sono «per lui, non per la sua famiglia», fa notare Tino Magni di Avs aggiungendo che «la signora faccia domanda al prefetto per ottenerne una». Più spiccio Carlo Calenda: è «semplicemente cafonaggine e prepotenza». Da qui la richiesta di dimissioni delle opposizioni («per i suoi clamorosi insuccessi ministeriali», insiste Matteo Renzi), mentre nella maggioranza regna il silenzio. E il M5S sbeffeggia il partito del ministro, FdI, che nel 2020 presentò un esposto contro l’allora premier Conte per un uso della scorta da parte della compagna, Olivia Paladino, che lui smentì.

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