Pavia. Sarà un nodo importante per le nuove indagini sull'omicidio di Chiara Poggi quello che verrà sciolto nelle prossime ore con gli esiti della replica degli esami sul tampone orofaringeo della ragazza. Se dai risultati delle analisi di consolidamento sui 5 prelievi ripetute nell'ambito dell'incidente probatorio emergerà ancora l'esistenza di un profilo genetico maschile "ignoto", si dovrà cominciare a cercare il “titolare” di quel cromosoma "Y". Che non è riconducibile ad Andrea Sempio, indagato dalla Procura di Pavia in concorsi con altri, né ad Alberto Stasi, l'allora fidanzato della vittima che sta finendo di espiare 16 anni di carcere. Nelle prossime ore si potrà prevedere quale potrebbe essere la piega che prenderà la vicenda giudiziaria sul delitto di Garlasco. Se la seconda sessione degli accertamenti genetici effettuati da Denise Albani, la perita nominata dal gip pavese Garlaschelli, confermerà quanto già venuto a galla, potrebbe essere necessario allargare il campo. Se si trovasse il “titolare”, sarà necessario un altro passo: contestualizzare la presenza del suo profilo per capire se si tratti della firma dell'assassino o di un complice che potrebbe aver tappato la bocca alla ragazza o essere stato morso da lei nel tentativo di difendersi.
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