Femminicidio ad Ancona

Picchiata a morte in casa, è caccia al marito 

L’uomo era già stato condannato per maltrattamenti. Il figlio: «Me lo aspettavo» 

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Ancona. Un'escalation di maltrattamenti, l'arresto del marito che l'aveva aggredita con un'ascia in mano minacciando di ucciderla, poi la decisione di tornare a convivere e di ritirare la causa di separazione nella speranza che tutto ciò fosse alle spalle. Ieri il femminicidio di Sadjide Muslija, che avrebbe compiuto 50 anni il 12 dicembre, operaia di origine macedone, trovata morta sul letto nella sua casa di via Garibaldi a Pianello Vallesina di Monte Roberto, in provincia di Ancona, con evidenti segni di percosse. Il marito, Nazif Muslija, 50 anni, responsabile negli ultimi anni di aggressioni e vessazioni alla moglie, ieri non si era presentato al lavoro, e ora è irreperibile e ricercato dai carabinieri. L'uomo, fortemente sospettato del femminicidio, sembra sia scappato a bordo di una Smart e i militari del Nucleo Investigativo e della Sezione Investigazioni Scientifiche di Ancona e della Compagnia di Jesi lo stanno cercando.

I precedenti

Nel luglio scorso, dopo varie aggressioni alla moglie e l'arresto, aveva patteggiato una pena di un anno e dieci mesi. La moglie Sadjide aveva poi deciso di ritirare la causa di separazione e di tornare a vivere con quell'uomo, con cui era sposata da 30 anni, nell'abitazione che avevano comprato con un mutuo. Il patteggiamento della pena per il 50enne era condizionato alla frequenza di un percorso per uomini maltrattanti, della durata di un anno.

Muslija avrebbe iniziato la frequenza del percorso ad aprile o maggio 2026, a più di un anno di distanza dagli ultimi fatti e il legale si era rivolto agli uffici sollecitando, con mail, perché non doveva trascorrere troppo tempo altrimenti il percorso perdeva di efficacia. Nel frattempo, dopo cinque mesi di convivenza, però, la situazione è precipitata e la donna è stata uccisa. E ad ammazzarla di botte sarebbe stato proprio il marito. Il ritrovamento del corpo della donna è avvenuto stamattina, verso le 10.30, da parte dei carabinieri: Sadjide non si era presentata al lavoro e il titolare della ditta di imballaggi, aveva fatto una segnalazione, innescando l'intervento dei militari.

La coppia ha un figlio di 27 anni che vive all'estero. «Me lo aspettavo», avrebbe detto al legale del padre che lo ha informato della tragedia.

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