«Le tradizioni sarde non si toccano». I Riformatori sardi presentano una proposta di legge a tutela degli eventi religiosi, storici e culturali minacciati dal decreto Abodi su sicurezza, salute e benessere di atleti, cavalli e pubblico nelle manifestazioni che si svolgono fuori dagli impianti autorizzati.
L’allarme
La tensione è altissima, il rischio che possano sfumare appuntamenti che si tramandano da secoli – come l’Ardia di Sedilo, o ancora, il Palio dell’Assunta a Orgosolo, le corse di Guasila, Fonni, Bono, San Giovanni Suergiu, Pozzomaggiore – fa tremare le comunità e la Sardegna intera, tanto che la questione è già stata portata in Parlamento – con gli interventi dei deputati Pietro Pittalis (FI) e Francesco Mura (FdI) – mentre a livello regionale i consiglieri Aldo Salaris, Umberto Ticca e Giuseppe Fasolino, scendono in campo con un provvedimento che ha l’obiettivo di salvaguardare l’identità dell’Isola e dare una risposta chiara al provvedimento nazionale che introduce «tempistiche e norme inadeguate», come caschetti e giubbini per i cavalieri, transenne lungo i percorsi, fondo della pista con caratteristiche particolari, una serie di controlli affidati a un organismo tecnico. Tutte disposizioni che potrebbero far saltare appuntamenti attesi e importantissimi.
Il Catalogo
La proposta di legge dei Riformatori prevede l’istituzione di un Catalogo del patrimonio storico culturale e religioso delle tradizioni identitarie popolari della Sardegna, il riconoscimento automatico per le manifestazioni attive da almeno 15 anni, la creazione di un Comitato tecnico per la tutela del patrimonio identitario, norme chiare e rispettose del benessere animale per l’organizzazione di eventi con l’impiego di cavalli o altri equidi, la possibilità di regolamentazioni specifiche in caso di percorsi storici e manifestazioni a carattere non competitivo.
«Con questa legge vogliamo colmare un vuoto legislativo e dare un segnale forte», dice il primo firmatario Aldo Salaris, «diciamo che la Sardegna ha il diritto di difendere le sue tradizioni, e noi ci assumiamo la responsabilità di farlo con strumenti concreti e nel pieno rispetto della legge». Prosegue: «Non è in discussione la necessità di garantire benessere animale e sicurezza, ma l’applicazione rigida di regole pensate altrove rischia di cancellare una parte viva della nostra cultura, coinvolgendo decine di Comuni, associazioni, operatori culturali e cittadini che ogni anno si impegnano per tramandare riti che sono parte del nostro patrimonio immateriale».
«Il nostro obiettivo è mettere ordine nella materia», spiega il capogruppo dei Riformatori Umberto Ticca, «la proposta di legge nasce da una stretta collaborazione con le comunità interessate che meglio di tutti conoscono le realtà locali e i contesti dove si svolgono le manifestazioni».
I sindaci
Ieri alla presentazione sono intervenuti anche i sindaci di Sedilo e di Cossoine, Salvatore Pes e Sabrina Sassu. «Il decreto Abodi contiene numerose contraddizioni», spiega Sassu, «disposizioni che mettono in grande difficoltà chi deve organizzare gli eventi. Per questo servono norme chiare e misure adeguate. In Sardegna è presente un solo tecnico competente per la preparazione dei fondi delle piste equestri. Si fanno le norme ma poi non ci sono le risorse per metterle in pratica».
Categorica la posizione di Salvatore Pes: «Martedì alla riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica c’è stato un duro scontro con i vertici della Prefettura di Oristano: vorrebbero imporci delle regole che stravolgono una tradizione secolare. E questo è inaccettabile. Se all’Ardia venissero applicate le norme previste dal decreto sarebbe a rischio l’incolumità di cavalli e cavalieri. Ci opporremo con tutte le forze al tentativo di omologare una manifestazione unica nel suo genere alle corse equestri che si svolgono in tutta Italia».
RIPRODUZIONE RISERVATA
Questo contenuto è riservato agli utenti abbonati
Per continuare a leggere abbonati o effettua l'accesso se sei già abbonato.
• Accedi agli articoli premium
• Sfoglia il quotidiano da tutti i dispositivi