La storia

La dedica di Leone XIV a don Giuseppe Spiga che diventa vescovo 

Il missionario originario di Serramanna sarà consacrato domenica in Brasile 

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Chiesa di Cagliari in festa: proprio nel giorno in cui - domenica 18 maggio - papa Leone XIV darà inizio alla sua missione di Pastore universale come vescovo di Roma, in una lontana periferia del Brasile un sacerdote cagliaritano sarà consacrato vescovo di una diocesi vasta come una volta e mezzo la Sardegna con la benedizione del Papa.

Don Giuseppe Spiga è un prete “fidei donum”, inviato in missione per un servizio pastorale di evangelizzazione solitamente tra 2 e 10 anni. «Anche se il mio sogno era l’Africa», confessa, «la missione non si sceglie, si accetta. Ed eccomi qui, dopo 17 anni, in Brasile, addirittura per essere consacrato vescovo».

Vocazione precoce

«Ho sentito la chiamata al sacerdozio da piccolissimo, forse a 9 anni», dice don Spiga. Vocazione coltivata grazie al parroco di Serramanna, don Bruno Pittau «ma anche al rettore del seminario, il compianto don Efisio Spettu e al direttore spirituale don Tore Ruggiu». Nel 2008, dieci anni dopo l’ordinazione sacerdotale, la partenza in missione, incoraggiato e accompagnato dall’animatore don Nino Onnis, anche lui parroco a Bacuri, nel “nordeste” brasiliano: sarà dapprima viceparroco poi incarichi di sempre maggiore responsabilità, fino a diventare Vicario episcopale e rettore di tutti i seminari dello stato del Marañao. Ed ora vescovo: «Una nomina che ti cambia la vita. Adesso faccio parte a tutti gli effetti della Conferenza Episcopale del Brasile, chiamato a reggere una diocesi di 40mila kmq, con pochi preti, distanze enormi: un’impresa davvero impegnativa».

Vescovo in Sud America

«Io penso e voglio stare in mezzo alla gente, alle varie etnie che compongono la porzione di Chiesa che mi è stata affidata» afferma don Giuseppe, primo vescovo del clero diocesano dopo una presenza di oltre un secolo dei frati cappuccini. In un’America latina dove le parrocchie «sono comunità di comunità» di una Chiesa in uscita, «ma non da oggi, come Papa Francesco amava ripetere proprio facendo riferimento alle chiese locali della periferia del mondo». E come proseguirà anche Leone XIV «vera sorpresa dello Spirito Santo, anche lui missionario in America latina, a contatto con i poveri, i semplici del Vangelo».

La dedica di Papa Leone

E proprio il nuovo Papa ha accettato di slancio la richiesta del cardinale Arrigo Miglio che, appena eletto, ha confidato a Leone XIV – lui che è stato missionario per oltre vent’anni in Perù – di essere in partenza per il Brasile a consacrare un prete di Cagliari. La dedica autografa è il primo regalo al nuovo vescovo «con la gioia profonda di iniziare la mia nuova missione proprio lo stesso giorno in cui il Papa eletto inaugura il suo pontificato».

Ordinazione sarda

Sarà l’arcivescovo emerito di Cagliari, il cardinale Arrigo Miglio, affiancato da Mosè Marcia, vescovo emerito di Nuoro, assieme ad altri due vescovi brasiliani a presiedere la consacrazione, domenica prossima, nella cattedrale di Grajaù, di don Giuseppe Spiga: «Con i miei genitori ci saranno alcuni sacerdoti della diocesi di Cagliari». Fra i suoi progetti prossimi una sorta di “visita pastorale” della diocesi per un primo incontro con i parroci, «ma anche con tutti gli operatori della pastorale, in una Chiesa dove il ruolo dei laici è fondamentale sia le dimensioni geografiche che per la mancanza di sacerdoti. A giugno il ritorno in Italia («sarò a Roma per il Giubileo dei vescovi dal 23 al 30 giugno»), mentre il 5 luglio, a Serramanna, suo paese d’origine, «celebrerò una solenne Messa di ringraziamento fra la mia gente».

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