Il caso.

Maxi inchiesta contro lo streaming illegale 

Finanzieri a caccia del “pezzotto” che permette di vedere abusivamente film e partite 

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Le perquisizioni a tappeto e i sequestri da parte degli uomini della Guardia di Finanza di Cagliari sono scattate nell’Isola e in varie regioni d’Italia al culmine di un’operazione contro lo streaming illegale di contenuti televisivi e a tutela del diritto d’autore. Un’inchiesta avviata otto anni fa e condotta dal sostituto procuratore Giangiacomo Pilia che ora è sbarcata anche nei Paesi Bassi e negli Stati Uniti, dove hanno sede i server utilizzati per diffondere abusivamente i contenuti delle più note piattaforme a pagamento di film e programmi sportivi.

L’operazione

L’inchiesta era scattata nel 2016 durante il controllo di un bar del Cagliaritano dov’era stato trovato il “pezzotto”, un apparecchio illegale che consentiva all’esercente di far vedere ai propri clienti le partite della Serie A senza decoder. Uno strumento con il quale si potevano vedere anche film, serie tv ed eventi in diretta. Nel corso di una lunga e meticolosa operazione i militari del 2° Gruppo Metropolitano delle Fiamme Gialle erano riusciti a ricostruire il sistema ramificato, identificando una serie di persone coinvolte nell’attività illegale. Da quel momento gli investigatori - coordinati dal pm – hanno cercato di ricostruire a ritroso per capire dove si trovassero i server e i fornitori dei contenuti, coinvolgendo così le autorità di polizia statunitensi e olandesi. Tra le contestazioni, oltre alle violazioni delle norme sul diritto d’autore, anche l’evasione fiscale e il riciclaggio dei proventi illeciti. «Questa operazione», chiariscono dal Comando della Finanza, «rappresenta un tassello fondamentale nella lotta contro la pirateria audiovisiva». Smantellate le organizzazioni criminali che fornivano il servizio, ora sarebbero in corso di identificatore anche gli utenti che illegalmente ricevevano il servizio, con un ingente danno per le società che gestiscono le principali piattaforme dello streaming online.

I ringraziamenti

«Voglio ringraziare la Guardia di Finanza di Cagliari per l’importante operazione antipirateria che sta conducendo in diverse regioni italiane», ha chiarito Andrea Duilio, amministratore delegato di Sky Italia, «Contrastare su larga scala le organizzazioni criminali e individuare e sanzionare gli utenti pirata è il modo più efficace per tutelare concretamente chi sceglie la legalità». Nel 2016, sempre su ordine del pm Pilia, i finanzieri avevano proceduto al sequestro di 9 portali internet attraverso i quali era possibile accedere illegalmente ai canali Mediaset e Sky. Dati scambiati mediante l’utilizzo di ben 89 server consentivano l’offerta di prodotti televisivi di cinema e sport ad un numero elevatissimo di utenti. L’operazione era stata chiamata “Pirate on demand”. Sanzionate le persone coinvolte, gli investigatori non si sono fermati fino a far scattare le perquisizioni e i sequestri dei giorni scorsi in diverse regioni italiane e all’estero.

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