Silanus.

Maxi blitz, trovate mine antiuomo 

Esplosivo e droga nell’azienda agricola: un arresto. A Natale agenti assediati 

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Tre chili di marijuana, rinvenuti interrati in un terreno agricolo a valle dell’abitato, una grossa quantità di esplosivo e alcune mine antiuomo ad uso militare, illegalmente detenute e ben conservate. Per questo i carabinieri hanno arrestato il proprietario dell’azienda agricola di “Frades Mastinos”, Pietro Cossu, di 42 anni, ma altri ancora potrebbero finire in manette, a conclusione del maxi blitz che ha interessato Silanus all’alba di ieri ed è durato l’intera giornata, autorizzato dalla Procura della Repubblica di Oristano.

I controlli

L’operazione è scattata all'alba di ieri, con i carabinieri del comando provinciale e gli agenti della Questura di Nuoro, assieme alla compagnia dell’Arma e al commissariato di Macomer. Sul campo ben 70 carabinieri, con l’ausilio dell’elicottero del Nucleo di Elmas, accanto a diversi agenti della Squadra mobile e dei cinofili di Abbasanta. L’intero abitato è stato messo sotto assedio, con decine di posti di blocco, dove sono stati controllati decine di automobilisti. I carabinieri hanno effettuato sette perquisizioni domiciliari nell’abitato e nelle campagne circostanti; altri interventi sono stati eseguiti dalla polizia che ha sequestrato 150 artifizi pirotecnici artigianali detenuti illegalmente, 2,5 chili di marijuana e una pistola scacciacani priva del tappo rosso con cinque persone segnalate all’autorità giudiziaria. Per l’intera mattinata l’elicottero ha sorvolato, a bassa quota, l’abitato e le campagne vicine.

Danneggiamenti

L’operazione - spiegano i carabinieri - è scattata per porre un freno alla sequela di atti vandalici che hanno sconvolto il paese, a partire dalle esplosioni con danneggiamenti in case di anziani e persone deboli, dopo la manifestazioni “Cosas bonas de Silanos”, festa con migliaia di visitatori, finita male. Durante la notte, infatti, si sono verificate vari esplosioni col danneggiamento di alcune abitazioni e dell’arco in trachite di Pinuccio Sciola, in piazza Nostra Signora d’Itria.

Alta tensione

La notte di Natale, nonostante l’ordinanza del sindaco Gian Pietro Arca che vietava i botti nelle feste di fine anno per evitare situazioni simili a quanto accaduto per la festa “Cosas bonas”, è invece successo di tutto. Una pattuglia di agenti del commissariato di Macomer, intervenuta per un controllo, nella piazza principale è stata accerchiata minacciosamente da una ventina di giovani. Anche i carabinieri, intervenuti per dare man forte agli agenti, sono stati presi di mira con il lancio di petardi e altro, per fortuna senza gravi conseguenze. Per l’intera giornata di ieri nel paese è calato un silenzio surreale. Le strade sono deserte e i bar pressoché inattivi.

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