Elmas.

«Mai più pescatori abusivi» 

I professionisti masesi ammessi nella cooperativa “Sa Mura” 

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Tutto è bene quel che finisce bene: i sei pescatori della cooperativa masese “Sa Mura” sono stati inseriti nel consorzio ittico “Santa Gilla”. A seguito di un lavoro congiunto tra il Comune di Elmas, le associazioni di categoria (Legacoop, Federagripesca, Associazione Armatori e AgCi-Agrital) e il consorzio ittico “Santa Gilla” è stata completata la procedura di regolarizzazione: «Il risultato- ha dichiarato la sindaca Maria Laura Orrù - rappresenta il completamento di un percorso atteso da molti anni, volto a ristabilire condizioni di legalità e piena operatività per i lavoratori del settore».

Giliacquas

Lo scorso marzo le ruspe avevano raso al suolo le baracche abusivamente costruite nel quartiere di Giliacquas che si affaccia nelle pescose acque della laguna di Santa Gilla. Le strutture fatiscenti avevano lasciato spazio alla fase esecutiva della riqualificazione dell’intera fascia lagunare. Gli interventi di miglioramento della qualità ambientale della fascia territoriale ricadente nella laguna di Santa Gilla fanno parte di un progetto nato nel 2020 e finanziato con 5,8 milioni di euro da fondi Pnrr. E nel 2024 l’amministrazione comunale aveva ratificato la modifica del Piano urbanistico comunale approvando una variante urbanistica “restrittiva” che limita l’edificazione nella zona soggetta alla salvaguardia dell’ecosistema e dell’habitat naturale. Il Comune ha quindi detto “no” all’abusivismo, restituendo decoro e dignità a uno scenario paesaggistico mozzafiato.

I pescatori

A parlare è il 62enne Renato Murgia, portavoce della Federazione Nazionale delle Imprese di Pesca, della Federagripesca e dell’Associazione Armatori: «Ho seguito la vicenda dei pescatori della cooperativa “Sa Murta”. Durante un incontro tra il consiglio di amministrazione del Consorzio, l’amministrazione comunale e i soci della cooperativa, è stata siglata l’adesione dei pescatori al consorzio ittico “Santa Gilla”, prendendo in considerazione il progetto riorganizzativo del tratto masese della laguna».

Un traguardo condiviso che ha regolarizzato la posizione dei lavoratori: «Possiamo ritenerci soddisfatti del bel risultato che non ha stravolto i delicati equilibri della laguna. Ora i pescatori sono in ordine sia dal punto di vista legale sia fiscale e potranno continuare a fare il loro prezioso lavoro nel pieno rispetto delle normative. La compagine si può dire chiusa». dichiara Murgia.

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