Parigi. Il Lecornu 2 lotta per la sopravvivenza e le prossime ore saranno decisive. La compagine appena varata ha già incassato due mozioni di sfiducia, presentate all’Assemblée Nationale dal Rassemblement National (Rn) di Marine Le Pen e da La France Insoumise (Lfi) di Jean-Luc Mélenchon. Alla pronuncia del suo discorso, oggi pomeriggio davanti ai deputati, si capirà se sulla testa del fedelissimo macroniano pioveranno altre bocciature.
La chiave di volta per convincere la gauche moderata, che potrebbe salvare il premier, è sempre «la sospensione completa e immediata» della riforma delle pensioni. Se vuole superare la giornata, Lecornu dovrà annunciare il dietrofront sulla riforma simbolo della presidenza Macron, inimicandosi però, definitivamente, i Républicains. Nel corso di una riunione con i capi dei partiti venerdì scorso, in piena bufera politica, Emmanuel Macron ha per la prima volta lasciato trapelare la possibilità di una concessione. Riguarderebbe un aumento temporale della progressività nella misura dell’età pensionabile, ora sottoposta a un passaggio graduale da 62 a 64 anni.
Ancora poco per la gauche. Se non saranno soddisfatti, socialisti, ecologisti e centristi dissidenti voteranno anche loro la sfiducia, costringendo di fatto il capo dello Stato a un nuovo scioglimento anticipato del Parlamento e a indire nuove elezioni politiche.
RIPRODUZIONE RISERVATA
Questo contenuto è riservato agli utenti abbonati
Per continuare a leggere abbonati o effettua l'accesso se sei già abbonato.
• Accedi agli articoli premium
• Sfoglia il quotidiano da tutti i dispositivi