Marghine.

Diabetologia e oncologia, visite difficili 

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La mancanza di medici di base, le carenze che riguardano la diabetologia, l’oncologia, la riabilitazione psichiatria e il Cup, secondo il Comitato per la tutela della salute nel Marghine, costituiscono le maggiori criticità nel distretto sanitario di Macomer, con i servizi sempre più deficitari o addirittura smantellati o ridotti al minimo, in un poliambulatorio che abbraccia l'intero territorio e assiste circa 24 mila pazienti. La situazione, secondo il comitato per la tutela della salute del Marghine, appare più difficile e complessa, soprattutto perché i diritti di base non verrebbero garantiti. Dal comitato per la tutela della salute l’annuncio della mobilitazione dei cittadini e un appello alla Regione ad intervenire, con incontri e con proposte concrete, applicabili subito.

Parlano i cittadini

Le liste di attesa si allungano sempre di più e prenotare una visita specialistica appare impresa ardua. «Ho scoperto che le informazioni che danno al Cup non sono precise – dice Rosa Tola, originaria di Silanus – al Cup dicono una cosa, poi ho scoperto che sul web c’è di più». Giuseppe Salaris, di Bortigali, racconta: «Anche per una radiografia e visita fisiatrica ho dovuto attendere tre mesi e scoprire che il giorno della visita in ambulatorio c’era soltanto un paziente».

Regione sotto accusa

Il Comitato contesta la Giunta regionale per il veto posto alla richiesta di medici stranieri subito dopo il suo insediamento. «Lo riteniamo un atteggiamento sbagliato – è scritto in una nota del Comitato – soprattutto perché non sono state proposte alternative concrete e realizzabili. Noi siamo convinti che i medici vanno cercati e presi anche all’estero, quando siano disponibili a venire in Sardegna, perché al momento non esistono altre soluzioni, sia per medici ospedalieri che per medici di base». Il comitato mette in evidenza l’ipotesi dell’ospedale di Comunità, ma anche la possibilità che anche nel Marghine nasca una Aggregazione funzionale territoriale dei medici di base o di famiglia, che sarebbe una novità importante per avviare la riorganizzazione della sanità territoriale e per riempirla di contenuti, anche accompagnandola da concorsi per assunzioni a tempo indeterminato soprattutto di giovani disponibili a dare un prezioso apporto alla costruenda Casa di Comunità».

La Asl

Il commissario straordinario dell’Asl di Nuoro, Angelo Zuccarelli: «La situazione anche a Macomer non è delle migliori, ma si stanno prendendo provvedimenti importanti, che riguardano la telemedicina (sono state avviate le manifestazioni di interesse). Il 2025 è l’anno orribile, soprattutto per quanto riguarda i medici. Ci sarà però un ricambio generale e graduale, ma il tutto richiede i tempi dovuti. Una previsione: nel 2030 avremmo addirittura un esubero di medici».

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