Anche i Quattro Mori guardano verso il progetto civico del sindaco Graziano Milia, quasi pronto ormai per una nuova discesa in campo alla guida di una coalizione allargata senza - come cinque anni fa - simboli di partito. «Nel centrodestra non c’è unione, con Milia abbiamo collaborato pur nelle diversità e in questi anni ho apprezzato tante cose che sono state fatte», spiega Christian Stevelli, esponente del Psd’Az e dentro il Gruppo Misto - in minoranza - in questi cinque anni di consiliatura. Grandi manovre politiche in corso verso le Amministrative 2026, con il centrosinistra cittadino che insieme al mondo civico si compattano intorno a Milia. Il centrodestra invece accelera sulle alleanze e quasi sicuramente punterà sul consigliere comunale di FdI Lucio Torru.
Le strategie
Nel 2020 alla guida della coalizione di centrodestra quartese, ora il Psd’Az cambia rotta dopo anni di divisioni con le forze politiche alleate dentro e fuori l’Aula del Consiglio comunale. «Non vedo un centrodestra unito», dice Stevelli andando oltre il contesto cittadino: «Per le elezioni in Città metropolitana mi aspettavo una lista unica come ha fatto il centrosinistra, invece sono state presentate quattro liste quasi a voler dimostrare la propria forza come partiti e non quella della coalizione. Stessa prova di forza vista per le Regionali, e anche a Quartu non vedo emergere un percorso di coesione». Stevelli si toglie anche qualche sassolino dalle scarpe parlando del fallimento alle comunali del 2020. «A distanza di cinque anni c’è ancora chi riversa su di me la sconfitta elettorale a Quartu, l’errore di fondo in realtà è stato pensare che il candidato sindaco potesse trascinare le liste. Alcune per esempio», ricorda Stevelli, «erano espressione di partiti nazionali e non hanno raggiunto neanche il 3%».
L’opzione
Trattative in corso con Milia. «Alcune cose fatte dall’attuale Giunta le avrei portate avanti diversamente, ci sono però tante altre iniziative che apprezzo e condivido», spiega Stevelli. «Molte proposte erano anche nel mio programma elettorale, vederle realizzate credo sia un risultato positivo per la città a prescindere da chi sta al governo in Comune. Questa Giunta lascia una macchina amministrativa efficiente, frutto del lavoro del sindaco ma anche di un ottimo vicesindaco, Tore Sanna. E poi», aggiunge, «con Milia abbiamo collaborato positivamente in questi anni, pur con le nostre diversità». Unico nodo da sciogliere la rinuncia al simbolo del partito, caratteristica richiesta dal sindaco e dal suo movimento Rinascita per entrare in coalizione: «Su questo ci confronteremo con il resto del partito», dice Stevelli.
Il centrosinistra
Manovre work in progress anche nel centrosinistra, sempre più vicino a Milia. Il Pd in testa, ma anche Progressisti, Avs, Orizzonte Comune, i 5 Stelle. E a livello cittadino il Polo civico con il movimento Cambiamo Quartu.
Il centrodestra
Nel centrodestra si cerca di accelerare su alleanze e leadership: a guidare la coalizione - salvo cambiamenti - sarà Lucio Torru di FdI, nome proposto dalla base cittadina del partito e in attesa del parere delle altre forze politiche.
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