Sangue sulle strade

I pericoli tra asfalto e guardrail,  da gennaio 83 croci nell’Isola 

Non solo Carlo Felice e 195: si rischia anche sulle Provinciali del Nord 

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Il dato non è incoraggiante: sono 83 i morti per incidente stradale in Sardegna a ieri, segnando nel conto anche le ultime vittime registrate nel Sulcis. Un bilancio terribile, anche se nel 2024, nello stesso periodo, i morti erano stati 105, di cui dieci tra ottobre e novembre: al 31 dicembre, però, se ne contarono 137. Da gennaio sono morti 73 uomini e dieci donne. Il dato, ufficiale, è fornito dalla Polizia stradale di Sassari guidata dal comandante Inti Piras.

Pericoli

Se da parte di tutti c’è la speranza che i numeri dell’anno scorso non vengano raggiunti nell’ultimo mese dell’anno, resta la situazione preoccupante delle strade. Sempre rimanendo nei binari dell’ufficialità, nel rapporto dell'Osservatorio sardo sulla sicurezza stradale 2024, curato dall'assessorato dei Lavori pubblici e dal Centro interuniversitario ricerche economiche e mobilità (Cirem) dell'Università degli Studi di Cagliari, con il patrocinio dell'associazione AdessoBasta, la freddezza dei numeri mette in rilievo alcuni aspetti sui quali la Regione vorrebbe incidere per migliorare la sicurezza sulle strade sarde, dove il tasso di mortalità è più alto di quello italiano, quasi il doppio, attestandosi sul 3% nonostante la minore incidentalità. E se la Carlo Felice si conferma tra le strade più pericolose d’Italia, a giudicare dal numero degli incidenti, l’Osservatorio sardo sulla sicurezza ricorda che nel 2024 le strade provinciali sono state quelle in cui si è registrato «un dato marcatamente più alto di incidenti rispetto alle altre reti viarie». Tanto che la Regione ha messo a punto uno stanziamento mirato proprio sulle Provinciali di 110 milioni per la messa in sicurezza della rete: occorre capire se verrà speso nell’immediato.

Gli interventi

Se sulla 131 gli interventi dell’Anas dovrebbero ridurre i pericoli dettati dagli incroci a raso, non va meglio in alcune strade del Nord dell’Isola come la Provinciale Sassari-Ittiri, la Provinciale 60 (Buddi Buddi) e la Castelsardo-Santa Teresa, ma anche del Sud dell’Isola, con le Statali 554, 195 e 130 in testa a tutte le classifiche di pericolo.

Le cause

Da Cagliari a Sassari si annota – in base al dato del 2024 – il peggiore indice di mortalità in Italia: 7,2 per cento qui contro la media nazionale del 5 per cento. Tra le cause che stanno determinando i nuovi martiri del traffico ci sono soprattutto soprattutto le città e fa riflettere che la prima causa degli incidenti, compresi gli investimenti di chi attraversa la strada, sia la distrazione, non più la velocità eccessiva com’era stato per decenni. E qui entrano in ballo gli smartphone, cioè la più potente distrazione per chi è alla guida. Anche, talvolta, per chi attraversa tenendo gli occhi sullo schermo invece che sulle auto in arrivo. Quindi la distrazione è l’arma più potente. Ma ora si attende il restyling delle strade più disastrate.

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