Il progetto.

«Fenosu, servono garanzie e idee» 

Solinas: sì alla scuola volo ma il rilancio passa da merci e aerei da turismo 

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Quando il Fokker 50 della Denim Air decollò per la prima volta da Fenosu l’entusiasmo era alle stelle. Era il 4 giugno 2010, appena nove passeggeri a bordo e un enorme carico di speranza in quel volo atteso da sempre. Sei mesi dopo il tracollo: aeroporto chiuso, conti in rosso e una società sull’orlo del fallimento. Sono passati quindici anni, la società di gestione è stata privatizzata ma sulla pista del Campanelli è sempre calma piatta. L’aeroporto oristanese, al di là di annunci e proclami, non è mai decollato. Adesso la Sogeaor ci riprova e sogna in grande con il progetto di Ita Airways per una scuola di volo per piloti. Fenosu avrebbe tutte le carte in regola, caratteristiche infrastrutturali e posizione geografica, per diventare un polo di formazione. È questa la strada del rilancio?

I dubbi

Interrogativo d’obbligo in un territorio in cui le promesse sull’aeroporto si sprecano da decenni. «Di scuole di volo ho sentito parlare almeno una ventina di volte ma nulla è mai stato concretizzato» ammette Antonio Solinas, consigliere regionale Pd e memoria storica dello scalo, dalla nascita fino al baratro. «È un aeroporto nato male – ricorda – c’erano le elezioni provinciali vicine, c’era fretta di far vedere gli aerei decollare ma mancavano le basi». La società era partita con un bilancio ballerino, poi il contratto con la compagnia olandese Denim Air e «quell’accordo “vuoto per pieno” per la tratta Oristano-Bergamo che fu un fallimento – spiega Solinas – la società dovette pagare i voli anche se non c’erano passeggeri». Poi l’inevitabile chiusura, lo stop della Regione alle continue ricapitalizzazioni, la società in liquidazione infine la privatizzazione. «La totale uscita della parte pubblica dalla società forse non è stata una mossa azzeccata – aggiunge – sarebbe auspicabile un ritorno di qualche ente. Tempo fa c’era qualche segnale di interesse». A iniziare dal Consorzio industriale che si sarebbe detto disponibile a rientrare al 51 per cento nella Sogeaor ma la trattativa si sarebbe arenata sulla valutazione delle quote.

Gli scenari

Nel frattempo, sulla pista rullano tanti sogni di ripresa. «Se c’è la possibilità di far ripartire l’aeroporto, siamo tutti d’accordo – ribadisce Solinas – la scuola di volo può essere un’ottima occasione visto che è Ita a fare il bando ma servono garanzie, bisogna capire se la società è in grado di gestire la scuola». L’esponente del Pd insiste sul fatto che lo sviluppo di Fenosu deve essere ad ampio raggio. «C’era un discorso aperto per fare attività complementari a quelle dello scalo di Elmas puntando soprattutto sul trasporto merci». Il traffico passeggeri sembra non avere futuro «quella strada è già stata tentata e sappiamo come è andata a finire – ricorda – Si potrebbe pensare a piccoli aeromobili per il turismo. Finora però i gestori non hanno fatto niente di simile, in nove anni solo la segnaletica orizzontale e verticale per avere la concessione». La Regione non sembra disposta a elargire fondi come in passato però «quando il Consiglio dovrà predisporre il Piano regionale dei trasporti inseriremo sia l’aeroporto che il porto di Oristano».

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