Entro la fine dell’anno i Cup, i centri unici di prenotazione per le visite specialistiche, dovranno essere in grado di gestire le disdette e ridurre i cosiddetti “no-show” (mancate presentazioni alle visite, senza preavviso) attraverso sistemi di recall automatizzati e manuali, l'utilizzo di liste attive e campagne di comunicazione mirate. Una prima fase di sperimentazione è già stata avviata nella Asl del Medio Campidano, la Giunta ora ha dato mandato a tutte le aziende sanitarie regionali di attuare al più presto gli indirizzi e le disposizioni contenute nel progetto operativo.
«Chiunque abbia avuto bisogno di prenotare una visita o un esame sa quanto sia importante poter contare su un sistema efficiente, trasparente e semplice da utilizzare. È da qui che parte il nostro progetto di riorganizzazione del Cup regionale: un intervento concreto per ridurre i tempi di attesa e migliorare l'accesso dei cittadini ai servizi sanitari», dichiara la presidente della Regione, Alessandra Todde, commentando l'approvazione in Giunta del progetto elaborato insieme ad Ares e Sardegna It, con il coordinamento del Responsabile Unico per l’Assistenza Sanitaria, il professor Luigi Minerba.
«Con questo progetto rendiamo più efficiente e trasparente l'intero sistema delle prenotazioni sanitarie in Sardegna», spiega l'assessore Armando Bartolazzi, «l'obiettivo è ridurre i tempi di attesa, limitare le mancate presentazioni e garantire ai cittadini un servizio più equo e moderno, fondato su una gestione digitale e coordinata a livello regionale».
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