Guardia di Finanza.

Chioschi e stabilimenti: evasione da un milione di euro 

Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp

C’è chi è arrivato a non pagare l’Imu o la Tari anche per tre o quattro anni. E così in questi primi undici mesi, i militari del Reparto operativo aeronavale della Guardia di Finanza di Cagliari hanno scovato circa 80 mancati pagamenti di tributi locali da parte dei titolari e gestori di attività nelle località costiere di tutta la Sardegna. Il bilancio finale è di oltre un milione e 600 mila euro non versati.

Il settore

Durante le ispezioni effettuate, i finanzieri hanno svolto i controlli in stabilimenti balneari, in ristoranti, in negozi, in chioschi e bar presenti nella fascia costiera in una zona di competenza demaniale. Le verifiche hanno registrato ovviamente un’impennata nel periodo estivo da parte dei militari costantemente impegnati nella tutela della legalità economico-finanziaria. I controlli sono nati da segnalazioni ma soprattutto dall’analisi dei data base della Guardia di Finanza. E così sono emerse, attraverso lo studio dei documenti, numerose irregolarità: circa 80. In particolare non sarebbero stati versati i tributi locali come Imu e Tari. E alcuni titolari di attività non avrebbero pagato diverse annualità (fino a un massimo di cinque).

Le irregolarità

Alcune attività non avrebbero, secondo le accuse della componente aeronavale della Guardia di Finanza, pagato importi molto elevati. Così alla fine l’evasione complessiva ha superato il milione e 600 mila euro. «Le irregolarità riscontrate riguardano, in particolare, la mancata o incompleta dichiarazione degli immobili utilizzati per fini commerciali e l’omessa corresponsione della tassa sui rifiuti. Tali condotte, oltre a danneggiare le casse dei comuni interessati, generano una concorrenza sleale nei confronti degli esercizi commerciali che rispettano correttamente gli obblighi tributari», hanno fatto sapere dagli uffici del Reparto operativo aeronavale della Guardia di Finanza di Cagliari, competente su tutta la Sardegna. I servizi proseguiranno «con l’obiettivo di assicurare il rispetto delle norme e promuovere una cultura della legalità». (m. v.)

RIPRODUZIONE RISERVATA  

Questo contenuto è riservato agli utenti abbonati

Per continuare a leggere abbonati o effettua l'accesso se sei già abbonato.

Accedi agli articoli premium

Sfoglia il quotidiano da tutti i dispositivi

Sei già abbonato?
Sottoscrivi
Sottoscrivi

COMMENTI