C’è un player internazionale interessato all’ex fabbrica di alluminio di Portovesme: la Sider Alloys dovrà fare chiarezza sul progetto di rilancio entro qualche settimana. Il Ministro Adolfo Urso lo ha detto ieri durante il vertice che si è svolto al Mimit con la sottosegretaria Fausta Bergamotto, i vertici della Sider Alloys, Invitalia, organizzazioni sindacali, Regione, enti locali e Sviluppo Lavoro Italia.
Lo stabilimento
«Il sito è sicuramente strategico – ha detto Urso – lo dimostra anche il rinnovato interesse manifestato da interlocutori internazionali sulla base della loro analisi di mercato. Dobbiamo trovare al più presto una soluzione responsabile e concreta, per quanto possibile condivisa con l’attuale assetto societario che comprende anche Invitalia». La Sider Alloys si è detta disponibile ad accogliere le visite di nuovi investitori. Tre sono i punti critici per l’azienda: i costi dell’accordo bilaterale sull’energia, il finanziamento bancario e le questioni societarie. Il Ministro riconvocherà tutti tra qualche settimana. «Invitiamo la proprietà a chiarire tutti i punti sospesi». Chiarezza reclamata entro la fine dell’anno.
I commenti
La Regione, presente con l’assessore all’Industria Emanuele Cani, incalza: «Il tempo stringe – dice Cani – e la nostra preoccupazione circa le oggettive difficoltà che l’attuale proprietà sta affrontando aumenta. La Regione non si è mai spinta ad esprimere giudizi eccessivamente stringenti ma è arrivato il momento che ognuno si assuma la propria responsabilità perché di fatto sono passati anni e questo impianto non è ancora ripartito». I sindacati chiedono una svolta. «L’incontro di oggi – dice Fausto Durante, segretario regionale della Cgil – ha certificato il fallimento del progetto affidato all’attuale proprietà». La Cisl accoglie positivamente le richieste del ministro: «Positivo che si sia dato un termine alla proprietà per dare risposte certe», dicono Marco Angioni e Giuseppe Masala della Fsm Cisl, mentre la segretaria regionale Federica Tilocca dice: «Siamo però preoccupati rispetto ad uno scenario futuro non ancora chiaro». La Uil, con Guglielmo Gambardella, segretario nazionale Uilm, Carla Meloni, segretaria regionale Uil e Renato Tocco, responsabile Uilm Sulcis, chiede che «si favorisca il subentro del nuovo investitore per portare a termine la reindustrializzazione».
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