Sarcidano e Barbagia.

Amministratori disperati: «Troppi rischi» 

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Dopo la tragedia della Sassari-Olbia, costata la vita all’ortopedico di Bitti Ciriaco Meloni, dalla Barbagia-Mandrolisai si leva un appello per la sicurezza stradale sul territorio del Sarcidano. E partendo dalla Sp 52, che da Ortuabis si interseca in territorio di Laconi, a due passi dalla colonia penale di Isili, il bilancio degli incidenti causati dagli animali vaganti non accenna a fermarsi. Lungo il tratto (di competenza della Provincia di Oristano) sono ormai decine i danni provocati dagli attraversamenti di cervi e cinghiali.

Non ci stanno i sindaci che, si dicono pronti ad unire le forze con Laconi e i comuni confinanti «per potenziare la sicurezza in un tratto di fondamentale importanza per tutta la Barbagia». Non solo. Gli amministratori sollevano anche la questione dei tempi lunghi per ottenere i rimborsi dalle compagnie assicurative: «Solamente pochi giorni fa - racconta, amareggiato, il sindaco di Meana Salvatore Marras - un nostro concittadino che lavora a Isili ha avuto un incidente a causa di un cinghiale. È l’ennesimo caso. Servono soluzioni immediate con reti metalliche, dissuasori luminosi e un tavolo con la Provincia di Oristano».Gli fa eco il collega di Aritzo Paolo Fontana: «Il pericolo sul tratto da Ortuabis a Isili è quotidiano, ora accentuato anche dalla nebbia».Da Desulo, il primo cittadino Gian Cristian Melis ammette che «i nostri compaesani che viaggiano sulla Provinciale 52 sono ormai disperati. A decine hanno rischiato la vita».

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