Dopo le dimissioni rassegnate dall'ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e in piena crisi economica, con lo spread che tocca quota 574 punti, il 16 novembre del 2011 nasce il governo Monti.

L'esecutivo tecnico - il secondo della storia repubblicana, dopo quello guidato da Dini - resta in carica per poco meno di un anno e mezzo, fino al 28 aprile 2013, quando - dopo le elezioni poltiche di febbraio - vede la luce il governo Letta.

Docente dell'Università Bocconi ed economista, Monti diventa premier dopo essere stato nominato senatore quattro giorni prima dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Il suo governo ottiene il 17 novembre la fiducia al Senato, con 281 voti favorevoli, 25 contrari, e alla Camera, con 556 voti favorevoli, 61 contrari.

Per far fronte al difficile momento economico italiano, introduce alcune misure di austerità, aspramente criticate dai detrattori.

Tra queste la riforma delle pensioni, firmata dal ministro del Lavoro Elsa Fornero.

(Unioneonline/F)

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