È un elettricista, la mattina dell’8 aprile 1994, a trovare nel garage di una casa sul lago Washington, vicino a Seattle, il corpo di Kurt Cobain. Il cantante, 27 anni, è a terra, con un rigagnolo di sangue che sgorga da un orecchio e dal naso. Pensa che stia dormendo, invece si è ucciso, e la morte risale a tre giorni prima, il 5 aprile.

Vicino al cadavere c’è un fucile a pompa, modello Remington M-11, calibro 20, che gli aveva comprato Dylan Carlson, il leader degli Earth. Dagli esami emerge una concentrazione molto alta di eroina nel sangue, oltre a tracce di Valium.

Ma quel gesto è solo l’ultimo di una serie di circostanze drammatiche che avevano caratterizzato l’ultimo periodo di vita del frontman dei Nirvana.

Poche settimane prima di morire era a Roma insieme alla moglie Courtney Love e alla loro figlia, Frances Bean. Alloggiavano in una suite dell’hotel Excelsior. Durante una notte, la donna si accorge che Kurt è in overdose, e che ha ingerito una cinquantina di pasticche insieme a dello champagne.

Viene salvato e dopo qualche giorno si riprende.

Tornato in America, trascorre il tempo a drogarsi, e gli allarmi si rincorrono. Il 18 marzo è sempre la moglie che chiama la polizia: Kurt si è chiuso in una stanza con una pistola. Gli agenti intervengono e sequestrano l’arma, ma lui spiegherà che non intendeva togliersi la vita, stava solo cercando di isolarsi da Courtney. E infine decide di seguire un programma per la disintossicazione.

Ma dura poco e all’inizio di aprile scompare, tanto che sempre la donna lancia un comunicato per cercarlo.

L’esito sarà drammatico.

Kurt Cobain è considerato uno degli artisti più importanti della storia musicale e il suo nome, insieme agli altri componenti dei Nirvana (Dave Grohl e Kirst Novoselic) compare sulla Rock and Roll Hall of Fame.

Dopo essere stato cremato, le sue ceneri sono state distribuite fra il tempio buddhista di Ithaca, a New York, le acque del fiume Wishakah, e un terzo è stato affidato alla moglie, che qualche anno fa ha raccontato di averle messe in una borsa a forma di orsetto che poi è stata rubata dai ladri nel suo appartamento di Hollywood (pare che anche che due manciate furono lasciate di fronte alla casa in cui vivevano, a Seattle, e al McLane Creek di Olympia).

(Unioneonline/s.s.)

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