29 aprile 1970: è la data di nascita di un grande campione del tennis, Andre Agassi.

Figlio di Emanoul Aghasi, un iraniano che vive a Las Vegas e che nel suo passato ha combattuto come pugile alle Olimpiadi del ’48 e del ’52 e che cambia il proprio cognome solo dopo essere diventato cittadino americano, e di Elizabeth Dudley, Andre ha altri tre fratelli: Rita, Philly e Tami.

Il padre, per ognuno di loro, cerca di organizzare un futuro da campioni nel mondo del tennis, ma l’impresa gli riesce solo col più piccolo.

La pressione era fortissima, ed è una cosa che Ande ricorda spesso, e proprio per questo non serba un buon ricordo delle sue prime esperienze sui campi. "Odiavo il tennis, vivevo nella paura di mio padre - ha scritto anche nella sua autobiografia, Open - che mi voleva campione a tutti i costi".

Nel libro racconta degli allenamenti ossessionanti e fisicamente durissimi, per esempio attraverso l’utilizzo del "drago", una macchina lanciapalle modificata dal genitore per aumentare le difficoltà.

Andre fin da ragazzino comincia la sua carriera, che conta 60 titoli ATP, 8 tornei dello Slam, è stato l’unico tennista ad aver vinto i quattro tornei dello Slam, la medaglia d'oro del singolare olimpico, il torneo ATP World Championship e la Coppa Davis.

Il suo nome compare anche nella International Tennis Hall of Fame dal 2011.

L’annuncio del ritiro dai campi arriva nel 2006, dopo l’US Open, quando perde al terzo turno contro Benjamin Becker. L’anno scorso l’annuncio di esser diventato il coach di un altro grande re della racchetta, Novak Djokovic. Collaborazione che si è interrotta a fine marzo di quest’anno.

Sul fronte privato, invece, ha sposato la collega Steffi Graf, e la coppia ha due figli.

(Unioneonline/s.s.)

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