La giornalista Maria Grazia Cutuli perde la vita in un attentato a Sarobi, sulla strada che da Jalalabad porta a Kabul: è il 19 novembre 2001.

Cutuli ha 39 anni, corrispondente del "Corriere della Sera", sta seguendo le operazioni militari successive alla caduta del regime dei talebani in Afghanistan. A morire nello stesso agguato altri tre cronisti, l’australiano Harry Burton, l'afghano Azizullah Haidari, entrambi corrispondenti della "Reuters" e lo spagnolo Julio Fuentes del "Mundo". I corpi vengono recuperati il giorno successivo.

Secondo il racconto dell'autista di alcuni cronisti greci che erano appena transitati di lì, c'era un posto di blocco di combattenti dell’Alleanza del Nord, i guerriglieri che combattono i talebani. Loro, i greci, sono passati. Anche dei giapponesi ce l'hanno fatta, pur se derubati. Invece è andata male a Maria Grazia Cutuli e ai suoi tre colleghi. Alcuni riferiscono che avevano le tasche delle giacche rivoltate, come se fossero stati derubati prima di essere uccisi a colpi di mitra.

Due dei sospetti assassini vengono poi arrestati, in parte grazie a un video girato da giornalisti filippini, aggrediti sulla stessa strada il giorno prima della strage.

(Redazione Online/s.a.)

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