Bruxelles finisce sotto l'attacco dell'Isis: è il 22 marzo 2016.

Una bomba viene fatta esplodere nella metropolitana di Maelbeek, a un passo dalle istituzioni europee, e due kamikaze si fanno saltare in area nell'aeroporto di Zaventem.

Il bilancio è tragico: 32 i morti (tra cui due italiane) e 270 le persone rimaste feriti.

Tra le vittime c'è anche Jennifer Scintu, 29 anni, famiglia originaria di Ales, nata e cresciuta in Germania.

Ad entrare in azione sono i fratelli Ibrahim e Khalid El Bakraoui, 27 e 30 anni, e Najim Laachraoui, 24 anni, di nazionalità belga, tutti coinvolti negli attentati di Parigi.

Ma qualche giorno dopo si scopre che il comando della morte entrato in azione era più numeroso.

"Tanti i sardi che vivono e lavorano a Bruxelles - si legge su L'Unione Sarda all'indomani dell'attentato - proprio nel cuore istituzionale dell'Ue". Drammatiche le loro testimonianze.

In Italia l’allerta anti-terrorismo sale al massimo in occasione della Via Crucis e delle celebrazioni di Pasqua.

(Unioneonline/s.a.)

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