Il 9 agosto del 1920 nasce a Pianazzo di Lizzano, in provincia di Bologna, Enzo Biagi.

Tra i maestri del giornalismo italiano, la sua carriera inizia prestissimo, a 17 anni, quando inizia a scrivere per il quotidiano locale "L'Avvenire d'Italia".

Durante la Seconda guerra mondiale aderisce alla Resistenza e combatte nelle brigate di Giustizia e Libertà. Dal 1952 al 1960 dirige il settimanale "Epoca". Nel 1961 entra in Rai, dove lavora per il telegiornale.

Scrive per i principali giornali italiani, da "Il Corriere della Sera" a "La Stampa", da la "Repubblica" al "Il Resto del Carlino", di cui è direttore negli anni settanta. Con l'amico Indro Montanelli collabora alla creazione de "Il giornale".

Negli anni novanta conduce trasmissioni di approfondimento, come "Che succede all'est?", "Processo al processo su Tangentopoli" e "Le inchieste di Enzo Biagi".

Nel 1995 nasce il programma quotidiano "Il fatto", per il quale viene accusato di parzialità; nel 2002 viene colpito dal cosiddetto "editto bulgaro": l'allora premier Silvio Berlusconi ne decreta l'allontanamento dalla televisione pubblica con un'intervista rilasciata a Sofia. Biagi resta fuori dalla Rai fino al 2007.

Muore a Milano il 6 novembre, pochi mesi dopo essere stato reintegrato.

(Unioneonline/F)

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