L'8 giugno del 1968 viene arrestato a Londra James Earl Ray, 40 anni, poi condannato per l'omicidio di Martin Luther King, leader del movimento per i diritti civili degli afroamericani.

James Earl Ray viene incriminato per la prima volta nel '49, per furto. Nel '52 viene condannato per rapina a mano armata ai danni di un conducente di taxi in Illinois e nel 1959, dopo un'altra rapina a mano armata, viene condannato a 20 anni in quanto "habitual offender".

Evade di prigione dopo otto anni, nel '67, e nell'aprile del 1968 uccide Martin Luther King a Memphis, sparando al leader mentre è affacciato alla finestra della sua camera d'albergo. Riesce a lasciare il Paese, ma viene arrestato a Londra.

James Earl Ray viene condannato a 99 anni di carcere, riesce nuovamente a evadere ma lo prendono dopo tre giorni.

Nel '97 incontra Dexter King, figlio di MLK, e gli dice di essere innocente. Muore un anno dopo, mentre negli Usa ulteriori indagini ipotizzano una cospirazione per uccidere il leader del movimento per i diritti civili in cui lui è stato coinvolto.

(Unioneonline/L)

Giugno 2019

Maggio 2019
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