Il 7 ottobre del 2002 muore all'età di 59 anni Pierangelo Bertoli, una delle voci italiane più sincere e attaccate alla propria terra d'origine, Sassuolo e l'Emilia, un cantastorie, un artigiano della canzone popolare italiana, di quel cantautorato anni Settanta che faceva della parola un'arma di primo piano, un mezzo per scuotere, dal basso e con la musica, la coscienza e la politica.

Colpito in tenera età dalla poliomielite che lo costringe su una sedia a rotelle, Bertoli si afferma come musicista e autore anche grazie a Caterina Caselli, che lo porta al primo contratto con la CGD e ai primi dischi. Nel 1979 esce per la Ascolto (etichetta fondata dalla stessa Caselli) "A muso duro", disco che lo fa finalmente conoscere al grande pubblico. Poi, un fiume di canzoni e album, fino alla partecipazione a Sanremo nel 1991 con i Tazenda. Il pezzo, uno dei suoi più amati, è "Spunta la luna dal monte", scritto in origine dalla band sarda col titolo di "Disamparados": Bertoli scrive il testo in italiano e il brano lo fa riaccreditare tra i cantautori italiani più conosciuti e apprezzati. Pubblicherà altri tre album, fino all'ottobre del 2002, ucciso dalle complicanze di un tumore ai polmoni.

(Redazione Online/m.c.)

Ottobre

Settembre

Agosto

Luglio

Giugno

Maggio

Aprile

Marzo

Febbraio
© Riproduzione riservata