Ventinove anni fa l'eccidio di Podrute, nei pressi dell'omonimo villaggio non lontano da Novi Marof, sui cieli tra Varzadin e Zagabria, all'estremo Nord della Croazia.

Quattro militari italiani e uno francese rimangono uccisi in seguito all'abbattimento del loro elicottero sui cui volavano impegnati per conto della missione di monitoraggio della Comunità europea per assicurare il rispetto del cessate il fuoco stabilito dalla fine del 1991. Autore materiale dell'abbattimento Emir Sisic, alla guida di un elicottero dell'Aeronautica militare jugoslava.

Le vittime: il pilota Enzo Venturini, il sergente maggiore Marco Matta, i marescialli Fiorenzo Ramacci e Silvano Natale e il maggiore francese Jean Loup Eychenne.

La sentenza della Corte d'assise d'Appello di Roma ha condannato due uomini a 28 anni di reclusione per omicidio e disastro aviatorio. Considerata responsabile anche la Repubblica serba, condannata al risarcimento dei danni ai familiari dei soldati morti.

Nessun errore nell'abbattimento, secondo i giudici fu eseguito un ordine delle alte gerarchie dell'Aeronautica di Belgrado.

(Unioneonline/L)

Gennaio 2021

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