Buon compleanno a Diego Armando Maradona, che oggi fa cifra tonda compiendo 60 anni.

Uno dei più grandi, se non il più grande calciatore della storia, nasce il 30 settembre 1960 a Lanus, nella provincia di Buenos Aires. Il suo talento si nota già da ragazzino, tanto che a 16 anni è già convocato nella Nazionale maggiore.

Comincia la sua carriera al Boca, per poi passare al Siviglia, al Barcellona e al Napoli, dove tuttora è l'idolo dei tifosi. Ha portato i partenopei alla conquista di due scudetti, una Coppa Italia e una Coppa Uefa. Nel 1986 ha trascinato l'Argentina alla vittoria della Coppa del Mondo, con cinque gol e altrettanti assist. Memorabile il quarto di finale contro l'Inghilterra, in cui segna due gol passati alla storia, entrambi nella ripresa. Il primo con un colpo di mano non visto dalla terna arbitrale: la famosa "mano de Dios", che in seguito rivendicherà come "atto di giustizia dopo la guerra delle Falklands", e quello che in un sondaggio Fifa è stato votato come il gol più bello della storia della Coppa del Mondo, in cui el pibe de oro prende palla a centrocampo, scarta mezza squadra avversaria, portiere compreso, e firma il raddoppio.

Non secondari, soprattutto a fine carriera, i suoi problemi fuori dal campo. Con la giustizia, col fisco e con la salute, per via delle squalifiche per doping e la dipendenza dalla cocaina. Clamorosa la squalifica per doping dopo l'esordio ai Mondiali di Usa '94, nel corso della partita contro la Grecia aveva segnato un gran gol.

Appesi gli scarpini al chiodo, diventa allenatore. Guida l'Argentina ai Mondiali in Sudafrica, continua a far parlare di sé per le durissime polemiche con i giornalisti e viene esonerato dopo la sconfitta ai quarti di finale contro la Germania. Poi continua la carriera da allenatore negli Emirati e in Messico. Nel 2019 si dimette dalla guida dei Dorados de Sinaloa, oggi allena gli argentini del Gimnasia La Plata.

(Unioneonline/L)

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