Poco dopo le 10 del mattino del 28 maggio del 1974 in Piazza della Loggia a Brescia esplode una bomba, nascosta del cestino della spazzatura, che contiene almeno un chilo di tritolo.

Nell'attentato muoiono otto persone e oltre 100 rimangono ferite.

Nella piazza era in corso una manifestazione contro il terrorismo neofascista degli anni di piombo, a cui stavano partecipando sindacalisti, tra cui Franco Castrezzati della Cisl, e l'onorevole del Pci Adelio Terraroli.

Per la strage vengono condannati alcuni esponenti del gruppo di estrema destra Ordine Nuovo.

In particolare, il 20 giugno 2017 la Corte di Cassazione conferma l'ergastolo per Carlo Maria Maggi, considerato il mandante dell'attentato, e Maurizio Tramonte, tra gli esecutori materiali insieme a Carlo Digilio ed Ermanno Buzzi.

Tramonte cerca di fuggire in Portogallo, ma viene estradato.

(Unioneonline/F)

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