Esattamente 41 anni fa il mondo del cinema piangeva uno dei suoi fuoriclasse indiscussi. Un pioniere. Un artista a tutto tondo ancora oggi inarrivabile.

Charlie Chaplin, mostro sacro della Settima arte.

Impossibile elencare le tappe della sconfinata carriera dell'attore inglese, classe 1889.

Comico, mimo, caratterista, regista, autore e, soprattutto, re del cinema muto, sapeva far ridere e far piangere, esprimendo ogni sentimento umano con impareggiabili gesti del volto e del corpo.

Irraggiungibili i suoi travestimenti, tuttora moderne le sue gag.

All'attivo (oltre a tre mogli) decine e decine di film, come gli indimenticabili "Tempi moderni", "Il grande dittatore", "La febbre dell'oro", "Il monello" e "Luci della città", che gli valsero complessivamente 3 premi Oscar.

Tra le onorificenze, anche quella di Grande ufficiale della Repubblica italiana conferitagli nel 1952 per i suoi meriti artistici.

(Unioneonline/l.f.)

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