Il 18 marzo del 2015 la Tunisia piomba nell'incubo del terrorismo islamico: nel mirino dei miliziani dell'Isis il Museo del Bardo, meta di turisti provenienti da tutto il mondo e "gioiello" della capitale Tunisi.

Nell'attentato - in cui muoiono anche due terroristi - vengono uccise 22 persone, tra cui quattro cittadini italiani. e un agente. Quarantacinque i feriti.

A fare irruzione nell’edificio, due uomini armati di kalashnikov e bombe a mano, che prendono ostaggi.

Dopo ore di morte, paura e apprensione, le teste di cuoio danno il via a un blitz: l’edificio viene evacuato, i superstiti vengono liberati e i terroristi uccisi.

Le vittime italiane erano arrivate in Tunisia a bordo di una nave da crociera: sono Giuseppina Biella, Francesco Caldara, Orazio Conte e Antonella Sesino.

Nelle ore successive alla strage, un giovane viene arrestato in Italia, era da poco sbarcato a Porto Empedocle, perché sospettato di coinvolgimento nell'attentato. Verrà rilasciato dopo pochi giorni.

(Unioneonline/F)

Marzo 2020

Febbraio 2020
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