Esattamente 8 anni fa, il 18 luglio 2012, finiva la prigionia di Rossella Urru, la cooperante sarda rapita nel deserto algerino nell'autunno del 2011.

La giovane, classe 1982, residente a Samugheo, era partita per conto del Cisp (Comitato Internazionale per lo Sviluppo di Popoli) per prestare servizio in un campo profughi Saharawi, vicino al confine con il Mali, ma venne sequestrata da un commando armato, assieme ai colleghi spagnoli Ainhoa Fernandez de Rincon e Enric Gonyalons.

Il raid fu attribuito a esponenti dell'Aqmi, succursale di Al Qaeda nel "Maghreb islamico".

Dopo quasi 9 mesi di indagini, appelli e trattative, arrivò la notizia della liberazione, sembra dietro pagamento di un riscatto.

(Unioneonline/l.f.)

Luglio 2020

Giugno 2020
© Riproduzione riservata