Era il 12 dicembre del 2000 quando la Corte Suprema degli Stati Uniti chiudeva ufficialmente la lunga disputa sull'esito del voto americano.

A contendersi la carica di 43esimo presidente Usa erano il repubblicano George W. Bush e il democratico Al Gore. Fu letteralmente una lotta all'ultimo voto.

Tutto si giocò sulla Florida, lo Stato che avrebbe assegnato un numero di grandi elettori superiore ai 270 necessari per arrivare alla Casa Bianca. Lo scarto con cui fu assegnato a Bush dopo settimane di spoglio era praticamente inesistente, appena 537 voti.

Al Gore - che tra l'altro aveva ottenuto mezzo milione di preferenze in più su base nazionale - chiese così il riconteggio ma i giudici della Corte Suprema (5 favorevoli e 4 contrari) decisero che non era possibile ricontare i voti ed eleggere un presidente entro il 12 dicembre, limite stabilito dalla legge federale.

Una sentenza che cambiò il corso della storia e che fa discutere ancora oggi.

(Unioneonline/D)

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