Il 10 febbraio 1986 si apre a Palermo, nell'aula bunker del carcere dell'Ucciardone, il Maxiprocesso contro la Mafia. Alla sbarra, circa 300 imputati, tra cui nomi di spicco di Cosa Nostra come Leoluca Bagarella, Michele Greco e Salvatore Montalto, oltre a Salvatore Riina e Bernardo Provenzano, non presenti in aula.

Le accuse nei loro confronti vanno dall'omicidio al traffico di droga, dalla rapina all'estorsione.

Nel pool di giudici, oltre ad Antonio Caponnetto che lo istituisce, figurano Giovanni Falcone e Paolo Borsellino (nell'estate del 1985 vengono trasferiti per ragioni di sicurezza, insieme alle mogli, all'Asinara, dove preparano l'istruttoria per il maxiprocesso), Leonardo Guarnotta, Giuseppe Di Lello.

Il processo di primo grado si conclude nel dicembre del 1987 con la condanna per 346 imputati: 19 ergastoli e pene detentive per un totale di 2665 anni di reclusione. Condanne confermate quasi tutte in Cassazione.

Febbraio
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