La "zarina di Bari Sardo", la "rosa nera d'Ogliastra": sono solo alcuni dei soprannomi con i quali era conosciuta Maria Ausilia Piroddi, condannata all'ergastolo per due omicidi.

Il 1° febbraio del 2011 la 52enne muore a Bari Sardo mentre è agli arresti domiciliari.

La sua notorietà è legata alla fine degli anni Novanta, quando il suo nome compare nelle lotte interne alla Cgil di Tortolì.

Destinataria di due attentati, nel corso delle indagini è emerso un complesso intreccio di vicende politiche e sindacali. Per la Piroddi viene pronunciata sentenza di condanna per gli omicidi di Franco Pintus, sindacalista, e Pier Paolo Demurtas, operaio forestale. Secondo la Cassazione la donna, alla quale vennero in seguito concessi i domiciliari per curare una grave malattia, era a capo di un'associazione di stampo mafioso e le due vittime impedivano la sua ascesa al potere.

(Unioneonline/s.s.)

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