#AccaddeOggi: 9 maggio 1978, trovato il corpo di Peppino Impastato

09 maggio 2022 alle 07:01

Il 9 maggio 1978 viene trovato il cadavere di Peppino Impastato, con una carica di tritolo sotto il corpo adagiato sui binari della ferrovia di Cinisi (Palermo).

Nato a Cinisi da una famiglia mafiosa, rompe con il padre e dà il via a un'attività politico-culturale antimafia. Fonda il giornalino "L'idea socialista" e, nel 1977, dà vita a "Radio Aut", una radio libera autofinanziata in cui denuncia i delitti e gli affati dei mafiosi di Cinisi e Terrasini, facendo nomi e cognomi. In primis quello del capomafia Tano Badalamenti. Nella trasmossione "Onda pazza", molto seguita, sbeffeggia mafiosi e politici.

La sua morte passa in secondo piano, perché lo stesso giorno a Roma viene ritrovato il corpo di Aldo Moro, il politico democristiano ucciso dalle Brigate Rosse.

Inquirenti, magistratura e stampa parlano di atto terroristico in cui l'attentatore stesso è rimasto vittima. I compagni di Peppino vengono perquisiti e trattati come dei terroristi. Inanto, alle elezioni comunali, pur morto, Peppino Impastato risulta il candidato più votato, e diversi attivisti - compresi i parenti di Impastato - iniziano ad indicare la mafia come responsabile dell'omicidio.

Diversi indizi conducono verso l'omicidio, poi grazie all'attività del fratello Giovanni e della madre Felicia, il delitto viene attribuito alla mafia, anche se a ignoti. Bisogna attendere il 2001 e il 2002 per le condanne dei responsabili: l'esecutore materiale Vito Palazzolo e Tano Badalamenti. Poco prima, nel 2000, era uscito il film che ha fatto conoscere la figura di Peppino Impastato al grande pubblico, "I Cento passi", con Luigi Lo Cascio nel ruolo del protagonista.

(Unioneonline/L)