All'indomani della bocciatura delle previsioni economiche del Def da parte dell'Ufficio parlamentare di Bilancio, il ministro Tria torna in aula per difendere le stime del governo.

E rivela alcuni dettagli importanti.

Quella del governo Conte è una manovra che prevede interventi per 36,7 miliardi: le coperture sono realizzate per 22 miliardi da maggior deficit, 15 da maggiori entrate e tagli (8,1 le prime, 6,9 i secondi).

L'impatto sulla crescita del Pil secondo il ministro dell'Economia è di 0,6 punti percentuali nel 2019.

Quanto ai provvedimenti: reddito di cittadinanza e superamento della Fornero costano 16 miliardi; la flat tax per le imprese 600 milioni; 3,5 miliardi di investimenti; 1,8 di incentivi e interventi di spesa per il pubblico impiego; 2,3 di spese indifferibili.

Tuttavia, subito dopo l'audizione del ministro alle Commissioni bilancio di Camera e Senato, è intervenuto per correggerlo Matteo Salvini: "Non sono 600 milioni per la flat tax, parliamo di 1,7 miliardi", ha dichiarato il vicepremier.

"Il governo intende confermare le previsioni contenute nella nota di aggiornamento al Def, anche a seguito della mancata validazione del quadro macroeconomico programmatico da parte dell'Ufficio parlamentare di bilancio", ha affermato il ministro.

"Non dobbiamo lasciare che la volatilità di breve termine dei mercati offuschi la nostra capacità di formulare valutazioni e previsioni equilibrate. I rischi sono sempre esistiti ed è anche per questo che nei documenti di programmazione di formulano previsioni prudenziali e non ottimistiche. Ma non possiamo e non dobbiamo basare il quadro programmatico su scenari di rischio al ribasso, altrimenti stravolgiamo il significato di tale previsione", ha affermato Tria in audizione alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato.

(Unioneonline/L)
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