La prima e unica acquavite di ghiande al mondo è stata prodotta in Sardegna. Si chiama Làndhe ed è nata da un’intuizione di Fabio Depperu, imprenditore sardo con laurea in agraria.

Il distillato, frutto della quercia, ha la sua “casa” nei dintorni di Tempio Pausania, tra le foreste del Limbara.

“Da secoli le ghiande, ricchissime di proprietà, venivano usate per l'alimentazione", racconta Depperu, che produce l'acquavite nella sua azienda agricola Frutti di Bosco e Distilleria Arsura.

Per arrivare al risultato, si è rivelata fondamentale l'accurata e lunga ricerca portata avanti con il supporto tecnico dell'Università di Scienze e Tecnologie Agroalimentari di Udine. "Studi e analisi, prove su prove, con un ingrediente così particolare: non potevamo sbagliare - sottolinea l'imprenditore - abbiamo puntato a creare un prodotto in grado di reggere il confronto in un mercato esigente come quello dei distillati".

L’acquavite, dal carattere morbido e privo di acidità, è distante dagli aromi sprigionati da grappe, cognac, whisky, rum, tequila. Il consiglio è quello di abbinarla ai dolci di sapa, amaretti, o vaporizzata per dare quella nota seducente a un filetto di manzo.

Le ghiande vengono distillate senza aggiunta di zuccheri, glicerina, o caramello e non è previsto un passaggio in legno.

Mario Ara, coordinatore regionale e vice presidente nazionale di Unilavoro, si occupa ora di far conoscere il prodotto a livello nazionale. Ma la distilleria tempiese è già all’opera per un altro prodotto: “Lìcchitta”, distillato composto con sei frutti di bosco, mirtilli, ribes bianco e rosso, uva spina bianca e rossa, more senza spine. "Rappresenta un unicum perché sul mercato internazionale è presente solo come distillato monofrutto", spiega Depperu. E, ancora, "Melalione", acquavite di corbezzole, barricato sei mesi in botte di acacia. Per ora è in fase sperimentale.

(Unioneonline/s.s.)

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