Nel 2023, l'economia della Sardegna ha mostrato segni di rallentamento. Secondo le stime basate sull'indicatore trimestrale dell'economia regionale della Banca d'Italia (ITER), il Pil dell’Isola è cresciuto dello 0,7% a prezzi costanti, un dato che rispecchia l'andamento generale del Mezzogiorno.

La crescita economica limitata è stata influenzata principalmente dal rallentamento delle componenti interne della domanda. I consumi delle famiglie e gli investimenti hanno registrato un calo, mentre il commercio internazionale debole ha portato a una contrazione della domanda estera per le produzioni regionali. Tuttavia, un elemento positivo è stato il contributo significativo apportato dalla progressiva esecuzione delle opere legate al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

L'inflazione è rimasta elevata nel 2023, continuando a erodere il potere d'acquisto delle famiglie sarde. Ma, nel corso dell'anno, c'è stata una lieve attenuazione dell'inflazione dovuta alla riduzione dei prezzi dei beni energetici. Inoltre, l'aumento dei tassi di interesse, adottato per moderare l'inflazione, ha comportato un incremento del costo del credito.

A differenza dei precedenti cicli di politica monetaria restrittiva, il settore produttivo della Sardegna ha affrontato il rialzo dei tassi di interesse con una struttura finanziaria più solida. Questo è stato possibile grazie a un minore livello di indebitamento, una maggiore redditività e la disponibilità di abbondanti riserve liquide.

© Riproduzione riservata