"C'è qualcuno che è stato zitto per anni quando gli italiani, gli imprenditori e gli artigiani venivano massacrati. Ora ci lasciassero lavorare e l'Italia sarà molto migliore di come l'abbiamo trovata".

Con queste parole il vicepremier Matteo Salvini ha risposto alle critiche mosse ieri al governo dal presidente di Confindustria Vincenzo Boccia in occasione dell'incontro degli imprenditori pro-Tav che si è tenuto a Torino.

Il ministro dell'Interno ha replicato al rappresentante dell'associazione di categoria a margine delle celebrazioni di Santa Barbara, patrona dei Vigili del fuoco.

"Siamo qui da sei mesi - ha ribadito - ascolterò tutti, incontrerò tutti, ma lasciateci lavorare".

Ieri, nel suo intervento davanti a una platea di tremila imprenditori che hanno chiesto il rilancio della linea della alta velocità Torino-Lione, Boccia si è rivolto direttamente al premier affermando: "Se fossi in Conte convocherei i due vicepremier e gli chiederei di togliere due miliardi per uno, visto che per evitare la procedura d'infrazione bastano 4 miliardi. Se qualcuno rifiutasse mi dimetterei e denuncerei all'opinione pubblica chi non vuole arretrare".

"IL 2%? È SOLO UN NUMERO" - Il leader della Lega ha poi parlato della trattativa con l'Unione europea a proposito della legge di bilancio per il 2019 e in particolare del rapporto deficit/Pil fissato al 2,4%, su cui si sta imperneando il dialogo tra Roma e Bruxelles.

"Il 2%? È un numero su cui si esercitano giornalisti e commissari Ue, noi badiamo alla sostanza e a trovare risorse", ha detto Salvini

"Noi facciamo una manovra seria - ha aggiunto - che non dipenderà dallo zero virgola ma dai contenuti. Una manovra che ha degli investimenti che non ci sono mai stati negli anni precedenti".

(Unioneonline/F)
© Riproduzione riservata