Anche in Sardegna iniziano i saldi estivi e secondo ogni famiglia spenderà in media attorno ai 120 euro

Sono le stime di Adiconsum Sardegna, che sottolinea come le promozioni quest’anno siano partite “all’insegna dell’incertezza, con i consumatori che girano per negozi ma dimostrano una generalizzata prudenza”. 

“Complice il ritorno dei turisti sull’Isola – spiega il presidente Giorgio Vargiu - i negozi delle varie città stanno registrando buone presenze, ma sulle scelte dei cittadini sardi pesano quest’anno l’emergenza inflazione, con i prezzi saliti alle stelle, e il caro-bollette, fattori che influiranno sulla propensione all’acquisto durante i saldi estivi –– In base alle nostre stime, a fine periodo di sconti lo scontrino medio si aggirerà in Sardegna attorno ai 120 euro a famiglia, ma i commercianti potranno contare sull’aiuto dei turisti stranieri presenti in queste settimane nelle località turistiche sarde e pronti a spendere più degli italiani”.

“Mai come quest’anno, tuttavia, il rischio di fregature durante i saldi è elevato – afferma ancora Vargiu – Per tale motivo Adiconsum Sardegna ha realizzato un decalogo per aiutare i cittadini dell’isola a fare acquisti sicuri, e si mette a disposizione dei consumatori per denunciare comportamenti scorretti”.

Ecco dunque il decalogo per non avere brutte sorprese

  • Sull’oggetto in saldo deve essere sempre riportato il prezzo d’origine non scontato, la percentuale di sconto applicata e il prezzo finale;
  • È meglio diffidare di quei negozi che espongono cartelli con sconti esagerati e fare riferimento a negozi già conosciuti per acquistare la merce in saldo;
  • Fate attenzione all’eventuale presenza di merce venduta a prezzo pieno assieme alla merce in sconto;
  • Confrontate i prezzi con quelli di altri negozi, magari annotando il prezzo di un capo o della merce a cui si è interessati;
  • Verificate che il prodotto offerto in vetrina sia lo stesso che verrà presentato in negozio;
  • Anche nel periodo dei saldi i negozianti sono tenuti ad accettare pagamenti elettronici (bancomat e carte di credito);
  • Diffidate dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati e non provati, anche se è a discrezione del commerciante consentire o meno di fare provare la merce;
  • Ricordate che il negoziante è obbligato al cambio del prodotto solo ed esclusivamente nel caso presenti un difetto; il cambio del colore o del modello è, invece, a discrezione del commerciante. Adiconsum consiglia di prendere eventualmente accordi col negoziante in fase di acquisto;
  • Conservate sempre lo scontrino per eventuali cambi;
  • Qualora il commerciante si rifiuti di cambiare un articolo difettoso in saldo o non voglia restituirvi i soldi, rivolgetevi alla Polizia Municipale e segnalate il caso alle sedi territoriali Adiconsum

(Unioneonline/l.f.)

© Riproduzione riservata