Un appello al nuovo Governo nazionale per affrontare il tema occupazionale della fabbrica di bombe Rwm "non con sostegni al reddito, ma con il lavoro" arriva dall'assemblea dei lavoratori dello stabilimento di Domusnovas dell'azienda controllata dal gruppo tedesco Rheinmetall (con sede legale a Ghedi, in provincia di Brescia) dopo la revoca delle licenze di esportazione verso Arabia Saudita e Emirati Arabi Uniti.

"Proponiamo l'inserimento della società nella programmazione dell'ammodernamento del sistema di difesa nazionale. Occorre definire accordi nel settore militare con i paesi alleati creando sinergie con le altre aziende dello stesso settore soprattutto con quelle partecipate dallo Stato italiano". Secondo gli operai "sarà fondamentale riprendere una interlocuzione con il ministero della Difesa e avviarne uno con quello dello Sviluppo Economico" e per questo verranno attivate iniziative di mobilitazione già dalle prossime settimane, coinvolgendo il presidente della Regione Christian Solinas, i parlamentari sardi e i sottosegretari dei Ministeri interessati.

I lavoratori ricordano che le nuove commesse europee, avranno una durata limitata, "5/6 mesi al massimo", e "rimane quindi irrisolta la prospettiva a lungo termine della società". Inoltre hanno espresso "rammarico per l'assordante silenzio mostrato dalla classe politica nazionale e regionale che, ancora una volta, non affronta nella sua interezza la tematica, risolve il tema etico, elettoralmente più redditizio, e non affronta, cosi come avrebbe meritato, con la stessa importanza il futuro occupazionale di tutti i lavoratori" che rigettano il progetto di riconversione dello stabilimento in un caseificio: "si creerebbe un nuovo competitor in un settore già fortemente in crisi".

(Unioneonline/F)
© Riproduzione riservata