Dopo l'approvazione della manovra, il governo è al lavoro per mettere a punto il decreto che disciplinerà il reddito di cittadinanza, "misura chiave" del Movimento 5 Stelle.

Secondo quanto annunciato dal vicepremier Luigi Di Maio, il provvedimento arriverà entro il mese di gennaio e riguarderà anche le pensioni minime e il superamento della legge Fornero con "quota 100".

Ecco cosa prevede la bozza del decreto.

CHI PUO' RICHIEDERLO - Il reddito di cittadinanza potrà essere richiesto da cittadini italiani o comunitari con diritto di soggiorno o di Paesi extracomunitari con permesso di soggiorno di lungo periodo.

La misura riguarda potenzialmente oltre un milione e 300mila famiglie, di cui 200mila composte unicamente da stranieri.

I REQUISITI - Per beneficiare dell'assegno occorre essere maggiorenni e avere un reddito Isee massimo di 9.360 euro. Nel calcolo dovrà essere considerata anche l'entità del reddito familiare.

Quest'ultimo dovrà essere inferiore a seimila euro annui per i single.

La soglia viene poi aumentata secondo una scala di equivalenza (0,4 per ogni componente maggiorenne e 0,2 per ogni minore con un massimo di 2,1, quindi 12.600 euro).

IL BENEFICIO ECONOMICO - Il reddito di cittadinanza non potrà essere inferiore a 480 euro annui. Si calcola circa 6mila euro annui per un single e di 12.600 per una famiglia di 6 persone (1.050 al mese).

L'importo sale nel caso di una famiglia che vive in affitto, con un contributo che può arrivare a 280 euro al mese.

La durata del beneficio è di 18 mesi.

COME OTTENERLO - Secondo la bozza del decreto, le domande potranno essere presentate dal primo marzo a Poste italiane, attraverso un modello telematico.

A valutarle sarà l’Inps. Se ci sarà il via libera, entro 30 giorni si potrà ritirare la card in un ufficio postale.

Nel mese successivo il beneficiario stipulerà un "patto di lavoro", impegnandosi a ricercare un impiego e a frequentare corsi per la qualificazione professionale.

Nel caso in cui si tratti di un soggetto considerato "svantaggiato", firmerà un "patto di inclusione sociale” che coinvolgerà anche Comune e servizi sociali.

COMPATIBILITA' CON IL NASPI - A differenza del Rei, il reddito di cittadinanza sarà compatibile con il Naspi (l'indennità mensile di disoccupazione), fino al limite di 780 euro mensili, con un'integrazione massima di 500 euro al mese.

I CENTRI PER L'IMPIEGO - Ancora da risolvere la questione relativa ai centri per l'impiego, che dovranno essere ammodernati per far fronte ai nuovi compiti.

Il governo sta trattando con le Regioni per raggiungere un accordo con le Regioni per la distribuzione dei quattromila nuovi dipendenti.

IL NAVIGATOR - Si tratta della figura che all'interno del centro per l'impiego avrà il compito di "tutor" nei confronti del beneficiario del reddito.

Dovrà sottoporre a lui tre offerte di lavoro, sulla base della sue competenze e conoscenze.

LE OFFERTE DI LAVORO - In totale, non si potranno rifiutare tre offerte di impiego, pena la perdita dal sussidio.

Le offerte potranno riguardare aziende con sede distante fino a 100 chilometri rispetto all'abitazione del beneficiario.

LA CARD - L'importo contenuto nella card non potrà essere prelevato in contanti a uno sportello bancomat. Tutti gli acquisti dovranno infatti essere tracciati.

Con la card sarà possibile comprare solo alcuni beni di prima necessità.

L'importo potrà essere speso solo in Italia e non all'estero.

GLI SGRAVI PER LE AZIENDE - Il vicepremier ha annunciato che le "imprese che assumeranno coloro che prendono il reddito di cittadinanza avranno sgravi per 5-6 mesi".

(Unioneonline/F)
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